NOMADICA è un network dedicato allo studio, allo sviluppo e alla diffusione del cinema d’artista e sperimentale. Nomadica ha curato centinaia di eventi e programmi in Italia e all’estero, coinvolgendo maestri, giovani filmmakers, intellettuali e artisti internazionali.
In its years of activity Nomadica has promoted the diffusion and rethinking of experimental cinema through a variety of methods — screenings, seminars, workshops, and online events. These years of activities have been perceived as one unique, large, ongoing permanent laboratory (laboratorio permanente) dedicated to the research of moving images and film as an art form. This permanent laboratory approaches moving images as a transversal medium with the potential to cross borders and open itself up to exploration.
This work has allowed us to produce and discover films, get to know artists both on a national and international scale, engage with long term collaborations, and cultivate a thriving network. This community is the lifeblood of Nomadica, made up of filmmakers, studio artists, curators, musicians, writers, and intellectuals from all backgrounds. We live and breathe cinema not as a succession of standardized historiographies and narratives, but as a multitude of aesthetic and intellectual experiences.
Partners, spazi ed enti in contatto con Nomadica.
MADE program – Accademia di Belle Arti di Siracusa (S8) Mostra de Cinema Periférico (A Coruña – Spain) – LABA Libera Accademia di Belle Arti (Brescia) – Lightcone, distribution diffusion et sauvegarde du cinéma expérimental (France) – Lumière (revista de crítica de cine) – La Camera Ardente (online) – MOVIMCAT The Moving Image Catalog – Eye Filmmuseum (Amsterdam) – La Cinémathèque Afrique (Institut Français, Paris) – Accademia di Belle Arti di Bologna – Cineteca di Bologna – Cineteca Nazionale (Roma) – Centro Nazionale del Cortometraggio (Torino) – Rapporto Confidenziale (rivista online) – Home Movies, Archivio dei film di famiglia (Bologna) – Fondazione Giuseppe Fava (Catania) – SpazioMenomale (Bologna) – Found Footage Magazine (rivista) – Archivio Nato Frascá (Roma) – LOC, Laboratorio Orlando Contemporaneo (Capo d’Orlando, ME) – Distribuzione dal Basso (online) – Point Blank (rivista online) – Ottomani (Bologna) – Bandits-Mages (Bourges, Fr) – Labus (Benevento) – Rifrazioni. Dal cinema all’oltre (rivista) – Museo Nazionale del Cinema (Torino) – Cineteca Italiana (Milano) – I Milleocchi Festival Internazionale del cinema e delle arti (Trieste) – Fuori Orario (Raitre) – Cinema Beltrade (Milano) – Cineclub Canudo / Avvistamenti (Bisceglie – Barletta) – GRIDAS – Gruppo risveglio dal sonno (Scampia – Napoli) – Kinodromo (Bologna) – Aiace – Associazione Italiana Amici del Cinema d’Essai (Torino) – Cineclub El Pochote (Oaxaca – Mexico) – Kinoki (San Cristobal de Las Casas – Mexico) – Prime Bande (Torino) – Deutsche Kinematek (Germania) – ArtDigiland – King Multisala – Cinestudio (Catania) – Polygone Etoilé – Film Flamme – S.A.C.RE. (Marseille) – Cinema Ariston (Trieste) – Festival Internazionale di Poesia (Genova) – Museo Internazionale Luzzati (Genova) – MODO Infoshop (Bologna) – Farm (Bologna) – Le Giraffe (Parma) – Festival delle culture antifasciste (Bologna) – SuccoAcido.net – Exfila (Firenze) – Masca in Langa, Monastero B. (AT) – Libreria Mangiacarte (Catania) – Circolo Arci Island (Perugia) – Spazio Sì (Bologna) – Teatrino Clandestino (Bologna) – Veronika Club (Parma) – La città dell’utopia (Roma) – Cooperativa Cantolibre (Napoli) – Folletto 25603 (Milano) – La Voce, Alice Castello (VC) – Indipendentemente (Rimini) – MySyracusae – Arci Buzz (Siracusa) – Moovioole.it – Museo Officine Hoffman (Caltagirone) – Attinkité (Modica) – Anche gli angeli (Noto – Siracusa) – Libreria GrapeFruitArtBooks (Parma) – Atrio Espacio Cultural (Ciudad de Mexico) – Conejo Blanco (Ciudad de Mexico) – Tarragona (Ciudad de Mexico) – Centro Cultural Jose Martin (Ciudad de Mexico) – Centro Cultural Faro de Ecatepec (Ciudad de Mexico) – Escuela Secundaria 268 (Ciudad de Mexico) – Centro de Arte y Officios Iztacalco (Ciudad de Mexico) – Xochimilco (Ciudad de Mexico) – La Chinampa (Ciudad de Mexico) – Domus Sancti Vetri (Modica) – Sciami (Noto – Siracusa) – Foro Independiente Cultural (Ciudad de Mexico) – Marotta e Cafiero (Napoli) – L’Arsenale (Catania) – Centro Giovanile Teresa Schemmari (Noto – Siracusa) – L’Ultima spiaggia (Noto – Siracusa) – Circolo Magazzino Parallelo (Cesena) – Immaginaria film festival (Conversano) – Lucca film festival (Lucca) – Rassegna Montagna Cinema (Pontebba) – Coordinamento Fava (Palazzolo Acreide) – 141 Lumen (Marseille) – Associazione Ambiente H (Massafra) – CPOA Rialzo (Cosenza) – Comune di Vallermosa (CA) – Casa della Creatività (Firenze) – Associazione CandidaMente (Bologna) – Belice Epicentro della Memoria Viva (Gibellina) – AMOFEST (Ortigia)Note su Nomadica
Nomadica nasce dalla necessità di creare un network e delle possibilità di diffusione e di produzione autonome. È lo sviluppo di diversi anni di ricerca e produzione di un cinema fatto tendenzialmente fuori da enti e istituzioni, o che non si piega a essi, consapevole della possibilità di creare e attuare un “pensiero nomadico” che non si fa incasellare in un colore, in un’idea pre-stabilita. Sosteniamo dunque la diffusione di migliaia di film che ci affascinano particolarmente e che restano fuori da schemi economici e da schermi/linguaggi precostituiti. Per Nomadica non si tratta di muoversi per un’“emersione” dall’underground, non diamo forza a un “riconoscimento”, a una visibilità. Preferiamo piuttosto continuare a ricercare nei sotterranei, tra e con gli invisibili – tra la gente – e scegliere personalmente “da chi esser visti”, a chi e come darci.
In Italia, prima di altre nazioni europee e a causa di una borghesia più ottusa e ignorante, siamo stati portati a sviluppare un tipo di produzione a basso costo, autonoma. Ciò che definiamo attualmente cinema povero è ben presente, un lavoro eterogeneo e soggettivo che riesce a sviluppare concrete avanzate nell’innovazione del linguaggio come nell’elaborazione del livello narrativo. Per contro più del 90% delle case di produzione italiane svolgono un pessimo lavoro di sostegno e di ricerca: il discorso produttivo su cui si basano queste aziende non spinge verso la creazione ma verso la ripetizione, non si inventa ma si emula, dunque migliaia sono i giovani “tecnici” preparati in Italia, i professionisti, che non usano il cinema come mezzo di espressione innovativo, ma che accettano – spesso ignari – questo sistema a regime seriale che crea “prodotti” profondamente reazionari.
Come scrive Alain Badiou – non occorre oggi tendere all’inclusione, ma al contrario, all’esclusione. Dunque lavorare su un campo parallelo, nuovo, del tutto inventato, da zero. Da lì costruire, andando lentamente avanti nel tempo.
Lo scambio è un mezzo fondamentale a questo fine, la possibilità di donare e ricevere su uno stesso piano d’azione, riconoscere nell’altro parte di te. Viviamo nel bel mezzo di enormi possibilità di scambio globali, il che vuol dire scambi tra culture ed esperienze lontanissime. Far viaggiare idee/cinema, a costo zero, attraverso zone del mondo differenti. Dopo anni di globalizzazione economica arriviamo in qualche modo a intravederne l’opposto anti-omologante: l’impossibilità di una globalizzazione culturale, valida però solo nella resistenza dell’azione creativa: atto, tentativo, esperienza, esperimento. Per un cinema nuovo, svincolato, aperto, soggettivo. (gs)