• Weekend On the Moon 2019

    On: 17 Settembre 2019
    In: Senza categoria
    Views: 0
     Like

    Nomadica – Weekend On the Moon 2019 – October 31 / November 3 2019
    Bologna, Menomale, via de’ Pepoli 1/A

     

    Rigorous, polymorphic, intimate, and explosive in the making: with such a drive this cinema investigates humankind and its gaze, work, existence, sense of self and the whole. The films we will be dealing with during this long weekend don’t display opinions or collect judgments, instead, they are gestures, acts: they are unknown and limitless images that generate multiple thoughts in front of the eyes that reach out and look at them, tie and untie them, and desire them (from the Latin de-sidera, “drifting apart from the stars”).
    This Cinema has nothing to do with the traditional ways of producing, it doesn’t attempt to capitalize a thing, and lives in another space of action: an essential authorial and artistic act.
    The Weekend On the Moon (WOM) refers to two celebrations: the moon landing of 1969 and – ten years prior – the starting of the exploration missions of the satellite (the first experiments on the Moon, and the first images that moved away from Earth). It is explorations we deal with, we who travel through the hidden corners of an underground cinema in continuous expansion.
    Tens of films, created in recent years and premiering in Italy, organized in a kaleidoscopic program that follows a continuous movement inside and outside of the screen, from day to night. And then, three mornings dedicated to the dissemination of thought and experience: Three ways of talking Cinema. All while immersed in a lunar Wunderkammer, the Menomale Space, the heart of the city.

    Un fare rigoroso, polimorfo, intimo ed esplosivo: con tale spinta questo cinema indaga l’uomo, il suo sguardo, il lavoro, l’esistenza, la percezione di sé, del tutto. Quelli che trattiamo in questo lungo weekend non sono film che espongono opinioni, potenziali sommatorie di giudizio, ma sono gesti, atti: sono immagini sconosciute, sconfinate, che generano pensieri molteplici di fronte agli occhi che le raggiungono e le guardano, le fanno e le disfano, che le desiderano (dal lat. de-sidera “mancanza di stelle”).
    Un cinema che non ha nulla a che fare con le modalità di produzione comuni, che non cerca di capitalizzare un bel nulla, che vive in un altro spazio d’azione: atto autoriale e artistico essenziale.
    Weekend On the Moon (WOM) fa riferimento a due ricorrenze: l’allunaggio del 1969 e, dieci anni prima, l’avvio delle missioni di esplorazione del satellite (le prime sperimentazioni sulla Luna, le prime immagini che si allontanavano dalla Terra). Di esplorazioni si tratta, per noi che viaggiamo negli angoli nascosti di un cinema sotterraneo in costante espansione.
    Decine di film realizzati negli ultimi anni, in anteprima italiana, strutturati in un programma caleidoscopico, in un movimento continuo dentro e fuori dallo schermo, dal giorno alla notte. E poi tre mattinate dedicate alla diffusione del pensiero e dell’esperienza:
    Tre modi di parlare-il-cinema. Il tutto immerso in una wunderkammer lunare, il Menomale, l’esatto cuore della città.

    Alessio Galbiati intervista Giuseppe Spina, per Rapporto Confidenziale, rivista digitale di cultura cinematografica, 14 ottobre 2019
    THURSDAY OCT 31

    ***

    h 18.00 – 19.00
    Selection 1

    h 19.00 – 20.30
    WOM focus: Sky Hopinka
    h 21.30 – 23.00
    Music sounds better with you
    h 23.00 ->
    Selection 2
    FRIDAY NOV 1

    h 10.30 – 13.00
    Three ways of talking Cinema #1
    breakfast with Found Footage Magazine, Revista Lumière, Walden Magazine

    h 16.30 – 18.00 🎥
    Selection 3
    Selection 4

    h 18.00 – 20.00 🎥
    Field Studies:
    Rose Lowder and Scott Hammen

    h 21.00 – 22.30
    WOM focus: Luca Ferri
    h 22.30 ->
    Dark with excessive bright
    SATURDAY NOV 2

    h 10.30 – 13.00
    Three ways of talking Cinema #2
    breakfast with Luca Ferri

    h 16.30 – 18.00
    Alcatraz revisited
    h 18.00 – 19.30 🎥
    Found Footage Cinema:
    Painting with film and light

    h 19.30 – 21.00 🎥
    WOM focus: Bruno Delgado Ramo
    h 22.00 – 23.00 🎥
    Nervous twitching
    h 20.00 – 24.00 🎥
    Canti Neri
    (new version for 2-4 projectors)

    installation by WarshadFilm,
    artistic duo from UnzaLab
    SUNDAY NOV 3

    h 10.30 – 13.00
    Three ways of talking Cinema #3
    breakfast with Chiara Seghetto – “Marco Melani, the man with the golden eye”

    h 16.30 – 17.30
    Between Trancendence and Immanence
    (Contemporary Turkish Exp. Films)
    h 18.00 – 19.30
    Selection 5
    h 19.30 – 20.30
    Selection 6
    ***

    ***

    Nomadica – Weekend on the Moon 2019
    is created by / with the presence of / with the programs by / and thanks to:

    Francisco Algarìn Navarro, Zeynep Ayaşlıgil, Samantha Angeloni, Mattia Biancucci, Gianna Carbonera, Rinaldo Censi, Bruno Delgado Ramo, Federico Epifanio, Cecilia Ermini, Luca Ferri, Elena Fusconi, Martin Grennberger, Yavuz Gözeller, Tommaso Isabella, Christian Kühne, Fiona Lejosne, Marco Mago Magagnoli, Cristina Martinez, Sofia Mazzaglia, Giulia Mazzone, Stefano Miraglia, Naomi Morello, Alessandro Negri, Riccardo Re, Sofia Russo, Ines Schiller, Chiara Seghetto, Giuseppe Spina, UnzaLab, César Ustarroz.

    “Aspect of an eclipse of the Sun by the Earth, as it would appear as seen from the Moon.” Illustrated by James Nasmyth, 1874.

    With films by:

    Martin Arnold, Dianna Barrie, Prantik Basu, Alessandra Beltrame, Sarah Bliss, Dan Browne, Adrián Canoura, Linda Christanell, Charlotte Clermont, Colectivo Los Ingrávidos, Helena Deda, Bruno Delgado Ramo, Théo Deliyannis, Roger Deutsch, Lena Ditte Nissen, Tiziano Doria, James Edmonds, Zachary Epcar, Alex Faoro, Laurence Favre, Pedro Ferreira, Luca Ferri, Siegfried Fruhauf, Ariana Gerstein, Miriam Gossing, Tim Grabham (aka iloobia), Brittany Gravely, Samira Guadagnuolo, Vincent Guilbert, Sinan Güldal, Scott Hammen, Sky Hopinka, Roger Horn, Lara Kamhi, Chris Kennedy, Josh Lewis, Ken Linehan, Simon Liu, Rose Lowder, Jodie Mack, Jean-Jacques Martinod, Bori Máté, Ross Meckfessel, Luján Montes, Daniel Murphy, Naz Önen, John Price, Annalisa Donatella Quagliata, Lee Ranaldo, Georges Rey, Jay Rosenblatt, Sylvia Schedelbauer, Lee Anne Schmitt, M.M. Serra, Paul Sharits, Lina Sieckmann, Guli Silberstein, Claes Söderquist, Mike Stoltz, Deborah Stratman, Malena Szlam, Richard Tuohy, Esther Urlus, Zeno van den Broek, Josh Weissbach, Steven Woloshen.

    ***

    Three ways of talking Cinema (breakfast with *) includes:
    Found Footage Magazine / Revista Lumière / Walden magazine; Luca Ferri; Chiara Seghetto (with the project dedicated to Marco Melani)

    ***

    In collaboration with:
    Menomale, UnzaLab, Revista Lumière, Magasinet Walden, Found Footage Magazine, Movimcat / The Moving Image Catalog,
    Istanbul International Experimental Film Festival, La Camera Ardente

    Special thanks to:
    Lightcone, Sixpackfilm, The Film-Makers’ Cooperative

    The moon, by Henry Draper (1863)

    Read More
  • seminario IX _ Pedro Costa

    On: 31 Gennaio 2016
    In: Senza categoria
    Views: 0
     Like

    _MG_5735

    seminario IX _ Pedro Costa
    durata 3 giorni _ 23.24.25 Aprile 2016
    con la partecipazione di Rinaldo Censi
    + proiezioni presso la Cineteca di Bologna

    in collaborazione con

    cineteca.logo.negativo.alta

    Pedro Costa è uno dei più acclamati cineasti indipendenti della scena mondiale. Il suo cinema indaga un aspetto occultato nella storia del Portogallo, legato in particolare alla popolazione emigrata da Capo Verde. L’accuratezza del suo metodo di lavoro con gli attori (non attori) è rinomata, così come la sua padronanza dei mezzi espressivi. Tra i primi a comprendere le potenzialità del “digitale”, egli è oggi il punto di riferimento per nuove generazioni di cineasti. I suoi lavori vengono proiettati in tutto il mondo ed esposti nei musei.
    Le tre giornate di incontro saranno l’occasione per comprendere a fondo e avvicinarsi nel migliore dei modi a questo delicatissimo mondo e alla sua precisa idea di cinema.


    Pedro Costa is one of the most acclaimed independent filmmakers on world’s scene. His cinema investigates an hidden aspect of Portugal’s history, linked in particular to the population emigrated from Capo Verde. The accuracy of his working method with the actors (non-professional actors) is renowned, as well of his mastership of expressive means. Among the first to understand the potential of “video”, today he’s a landmark for new generations of filmmakers. His works are screened all over the world and exhibited in museums.
    The three days meeting will be an opportunity to fully understand and get closer in the best way to this delicate world and his specific idea of cinema.

    * * *
    Pedro Costa ha spesso sottolineato quanto la fotografia, la musica e il cinema abbiano contato nella sua formazione. Una fotografia di Jacob Riis, un disco degli Wire, i film degli Straub, o di Tourneur, definiscono un’attitudine: sono un modo di vedere e fare le cose. Qualcosa che egli ha avvicinato all’energia del punk.
    Da parecchi anni Pedro Costa non è più disposto a girare film che partano da una rigida sceneggiatura. Non è più in grado di sedersi a un tavolo e scrivere dialoghi per personaggi immaginari. Sono stati necessari tre film e dieci anni di lavoro (O sangue, Casa de lava, Ossos) per comprenderlo. Lo snodo nella sua filmografia è No quarto da Vanda (2000). Inventando un proprio modo di produzione, aiutato dalle potenzialità e dalla leggerezza che oggi il digitale permette, egli ha deciso di soffermarsi su alcuni eventi che hanno avuto luogo nel paese in cui vive: il Portogallo. Questa investigazione fa i conti con una specie di rimosso: la presenza nel paese degli abitanti di Capo Verde. Cavalo Dinheiro (2014) è l’ultimo tassello di quella che ormai possiamo considerare la sua personale saga capoverdiana, vagamente simile a quella della contea di Yoknapatawpha, narrata da William Faulkner.
    Il suo modo di “condividere” il lavoro, il film, con gli attori somiglia a quello di un etnologo. Ogni momento passa attraverso un movimento relazionale, una prossimità e una consapevolezza collettiva del lavoro che sta dietro al film. Soprattutto, il film si modifica, si arricchisce grazie all’intervento di coloro che ci lavorano. Una prassi che lo avvicina a Jean Rouch, ad esempio. Un po’ come fare cinema senza reti di protezione, raccontando una storia senza conoscerne la fine; dove un film può durare 10 minuti oppure sette anni. Perché la storia prende vita nello stesso momento in cui la si gira. E dove conduce? A volte verso un’altra sequenza, a volte in un altro luogo. Oppure ad un altro film. (Rinaldo Censi)

    – Nei 3 giorni d’incontro, dal 23 al 25 aprile, Pedro Costa racconterà la sua esperienza, il percorso, i riferimenti, le riflessioni attraverso cui il suo cinema diventa ciò che è.
    – Gli orari (indicativi) di inizio e fine sono 10.00 / 18.00
    – Gli incontri avranno un’impostazione “circolare” e non frontale, ciò per favorire quanto più lo scambio e la condivisione e non supporre gerarchie di sorta.
    – Gli ingressi alle proiezioni presso la Cineteca di Bologna sono compresi nella quota di iscrizione.

    Proiezioni presso il Cinema Lumière – Cineteca di Bologna
    (tutti i film in lingua originale con sottotitoli)

    14 Aprile ore 20.30 (ingresso ridotto per gli iscritti)
    Juventude em marcha (2006, 155min)

    15 Aprile ore 20.30 (ingresso ridotto per gli iscritti)
    No quarto da Vanda (2000, 179min)

    22 Aprile ore 18.00 (ingresso ridotto per gli iscritti)
    replica – Juventude em marcha (2006, 155min)

    23 Aprile ore 20.00 (ingresso gratuito per gli iscritti)
    Cavalo Dinheiro (2014, 104min)

    24 Aprile ore 20.00 (ingresso gratuito per gli iscritti)
    Ossos (1997, 98min)
    O nosso homem (2010, cortometraggio, 25min)

    Dove
    SalaNomadica | SpazioMenomale, via de’ Pepoli 1/a, Bologna _ Vai a Maps

    Iscrizioni
    Numero max di partecipanti: 35
    Lingua: inglese (con traduzione in italiano)
    Costi:
    • intero • 250 €
    • promozione per iscrizioni entro il 31 marzo 2016 • 225 €

    >> l’ingresso alle proiezioni in Cineteca e i pranzi durante le tre giornate sono compresi nella quota di iscrizione.

    Riserve
    E’ possibile disdire l’iscrizione ed essere rimborsati fino a 5 giorni prima dell’inizio del seminario. Ciò dovrà avvenire per iscritto attraverso e-mail. Saranno trattenute 40 € per le spese di segreteria.

    Per info e iscrizioni
    info@nomadica.eu

    Ufficio stampa
    Luciana Apicella
    luciana.apicella@gmail.com

    Media Partner

    point_blank_logo

    Segui il gruppo su facebook
    https://www.facebook.com/groups/696398657142158/

    Vedi tutti i seminari
    https://www.nomadica.eu/atelier/

    casa-de-lava

     

    pedro_cavalo

     

    Read More
  • N O M A D I C A | B O L O G N A , A p r i l e 2 0 1 5

    On: 2 Aprile 2015
    In: 2014/2015
    Views: 1549
     Like

    10.11.12 aprile, Spazio Menomale, via de’ Pepoli 1/a
    in collaborazione con la Cineteca di Bologna

    Nomadica _ Atelier per le arti e il cinema di ricerca
    seminario II : Franco Piavoli
    “VERSO L’ALFABETO (PERDUTO) DELLA REALTA'”

    atelier_Nomadica_3

    vai al programma completo

    •••••

    10.11 aprile, Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65
    parallelamente al seminario, in collaborazione con la Cineteca di Bologna

    RETROSPETTIVA DI FRANCO PIAVOLI

    Franco_Piavoli_Nostos_Nomadica

    > 10 aprile, ore 20.15
    alla presenza del maestro Franco Piavoli
    IL PIANETA AZZURRO
    Italia, 1982 (88′ – 35mm, col., copia in pellicola 35mm dalla Cineteca Nazionale)
    Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio: Franco Piavoli

    > 11 aprile, ore 18.00
    alla presenza del maestro Franco Piavoli
    NOSTOS – IL RITORNO
    Italia, 1989 (87′ – 35mm, col., copia in pellicola 35mm dalla Cineteca Nazionale)
    Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono: Franco Piavoli
    a seguire
    SELEZIONE DI CORTOMETRAGGI di Franco Piavoli:
    Evasi (1964, 12′) / Le stagioni (1961, 25′) / Emigranti (1963, 12′) / Domenica sera (1962, 12′)
    (dall’edizione dvd “Poesie in 8 mm” edita dalla Cineteca Italiana)

    [per gli iscritti al seminario, gli ingressi alle proiezioni in Cineteca sono gratuiti]

    •••••

    15 aprile, 21.00 – Modo Infoshop, via Mascarella 24/b
    in collaborazione con Libreria ModoInfoshop

    “LAMPI. La fotografia vista dall’occhio dei grandi del cinema.”
    un testo di Claudio Capanna
    intervengono Claudio Capanna, Francesco Cattaneo, Alice Cesari e Giuseppe Spina

    Kiarostami_snow002_nomadica

    Cos’hanno in comune Andrej Tarkovskij, Stanley Kubrick, Wim Wenders o Leni Riefenstahl, oltre al legame indissolubile per il cinema? Questi autori sono stati in momenti e forme diverse, anche fotografi e hanno spesso lasciato la loro impronta sulla storia di questa moderna forma d’arte.
    Il regista – fotografo è un esule, in fuga dai complessi sistemi produttivi della macchina cinema. Egli trova rifugio sicuro nella fotografia, arte solitaria e poetica, fumosa e astratta come gli scatti di Luigi Ghirri o le poesie di Tonino Guerra.

    Questo libro è formato da una serie di saggi, apparsi in modo non continuativo sulle riviste “Carte di Cinema” e “Rifrazioni – dal cinema all’oltre” tra il 2007 e il 2013. Il testo si propone di approfondire il legame tra arte cinematografica e fotografia, ed in particolare di analizzare il lavoro di alcuni grandi cineasti che hanno dedicato una parte della loro carriera (e in alcuni casi della loro vita privata) alla fotografia.
    Nasce così la figura del regista – fotografo, che si trova ad affrontare le specifiche tecniche ed artistiche di due forme di comunicazione complesse e fondamentali nel panorama sociologico e antropologico degli ultimi due secoli.

    Claudio Capanna nasce a Roma nel 1980. Si laurea in cinema e inizia nel 1999 a realizzare documentari e cortometraggi, presentati in vari festival internazionali. Nel 2006 si sposta a Parigi e studia cinema documentario presso gli Ateliers Varan. Successivamente viaggia in Sud America e Africa centrale e lavora per conto di ONG, come fotografo e regista. Dal 2008 ad oggi ha collaborato con alcuni grandi network televisivi europei, come Arte France, RSI, SF , SVT, Sky Italia, Rai News 24. Nel 2012 realizza, con Chafik Allal, il film Bateau Ivre che è stato proiettato alla Cineteca di Bologna e ha vinto diversi premi in festival europei ed africani. Attualmente vive a Bruxelles, lavora presso la televisione pubblica belga (RTBF), e contemporaneamente realizza un documentario sul mondo dei bambini prematuri.

    •••••

    24 aprile, 21.45 – Spazio Menomale, via de’ Pepoli 1/a
    per la prima volta a Bologna

    “LE SEDIE DI DIO”
    un film di Jérôme Walter Gueguen

    Jérôme è un regista che vuole fare un film importante, che incarni i nostri tempi e la sempiterna crisi del presente. Vuole fare un film che possa unire denuncia sociale e commedia, intimismo e surrealtà. Jérôme vuole fare un film sulle sedie. Oggetti simbolo di ogni ragionamento semiologico, strumenti quotidiani di utile semplicità, le sedie sono l’incarnazione perfetta di ogni processo produttivo, icona semplice per parlare di economia e di produzione. Ma, come una pila di seggiole accatastate, anche il film è una pellicola su più strati e più livelli. Nanni Moretti, Elio Petri, i mockumentary, le videoinstallazioni; Jérôme e il suo film sulle sedie attraverseranno ogni fase cinematografica, ogni genere, per diventare un film de-genere, de-strutturato, de-localizzato. Le sedie di Dio spinge lo spettatore a uno scarto: chi sono i personaggi? È reale quello che accade? Mentre le riprese del film di Jérôme avanzano, anche i confini stessi della pellicola che lo spettatore sta guardando iniziano a confondersi. Enrico produttore scettico, Simone scrittore spiantato, la Francia, l’Italia, la Cina. Appassionanti, impegnati, indecisi, irritanti o accattivanti, i personaggi sono ogni possibile declinazione del prodotto (artistico) cinematografico, e forse, come ogni buon prodotto che si rispetti, rischieranno di finire fuori produzione. – Andrea Lavagnini, Milano Film Festival

    vai alla pagina del film

    le_sedie_di_dio_Jérôme_Walter_Gueguen_nomadica

    Read More
  • Seminario I _ Enrico Ghezzi

    On: 12 Marzo 2015
    In: 2014/2015
    Views: 1135
     Like

    NOMADICA _ Atelier per le arti e il cinema di ricerca:
    NULLA (A CHE) VEDERE da e con enrico ghezzi_ (Bologna, marzo 2015)

    L’8 marzo si è concluso il primo dei seminari di Nomadica, che ha ospitato enrico ghezzi presso lo Spazio Menomale, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Ne pubblichiamo qui qualche traccia.

    Il Resto del Carlino, 8 marzo 2015

    carlino_8.03.15

    TRC Bologna5

    Read More
  • Anteprima nazionale _ Savage Witches un film di Daniel Fawcett e Clara Pais

    On: 27 Maggio 2014
    In: 2013/2014
    Views: 1372
     Like

    Mercoledì 28maggio h21.45_
    Ultimo appuntamento della stagione con Nomadica a Bologna, presso la SalaNomadica|SpazioMenomale.

    Per l’occasione sarà presente una coppia di cineasti anglo/portoghesi, Daniel Fawcett e Clara Pais, fondatori di The Underground Film Studio e del London Underground Film Festival.
    Con loro presenteremo per la prima volta in Italia, Savage Witches un film divertente, poetico e sperimentale su due ragazze adolescenti che non vogliono far altro che giocare, mascherarsi e avere avventure – ma trovandosi in conflitto con il mondo che le circonda, decidono di trasformarlo ed essere libere. Il film è il tentativo di soddisfare tutti i loro desideri di libertà.
    E’ un collage colorato di suoni e immagini, creato utilizzando tutti i tipi di processi e formati, da VHS a Super8, all’animazione disegnata, in una esplorazione audace ed espressionista dell’arte cinematografica.
    >
    [Con l’apporto fondamentale di La Furia Umana]

    http://theundergroundfilmstudio.co.uk/

    VAI ALLA PAGINA DEL FILM

    savage witches poster Read More