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23 novembre 2014, Nomadica@Spazio Labus
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Nomadica / Capo d’Orlando, agosto 2014
Augusto Tretti, Luigi Di Gianni, Norman McLaren, John Giorno, Luigi Di Ruscio, Domenico Brancale, Jonny Costantino, Antonello Faretta, Archivio INVIDEO, Andrea Martignoni, Luca Ferri, Davide Manuli, Leonardo Carrano, l’Animazione italiana contemporanea, l’Underground italiano dei ’60, …
qui il programma completo e il giornale della mostra
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Sala Nomadica | Spazio Menomale, Bologna
Bologna, via De’ Pepoli 1/a (P.zza Santo Stefano) – Vai a Maps
La nuova sala è un angolo dedicato al cinema e agli eventi sostenuti e proposti da Nomadica. Un punto fermo che si affianca al percorso “caotico” portato avanti da Nomadica in sei anni. Uno spazio per il cinema di ricerca, autonomo, per nuove pratiche e visioni, per occhi e sguardi contemporanei sul cinema e sulle arti. Il tutto all’interno di Spazio Menomale. (2013)// segui su FB
Dal 2015 il Menomale diventa anche un degli spazi dell’Atelier di Nomadica. Dal 2018 il luogo dei “Weekend“.
• dal Corriere _ L’anno dell’altro cinema, 2gennaio2014 di
____Le date e la programmazione___
Sala Nomadica extra Menomale – una distribuzione online di nomadica.eu
guarda interamente Homo Sapiens qui–
Sul film e sull’ultima della stagione
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sul film e sulla retrospettiva itinerante_Sui film, sui fratelli Garriba. sul cinema italiano (con un testo di Magrelli, Monetti, Pallanch)
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15Marzo 2014_ h 21.00_ Nomadica, Christian Rainer, SpazioMenomale presentano una serata di musica e proiezioni con il cinema di Cosimo Terlizzi, e l’intervento sonoro di Tenko Texas Seduction.
CON I FILM:
Ritratto di famiglia (5′- 2001); SN, via senza nome casa senza numero (27′ – 2002/2008); Fratelli Fava (5′ 2007); She Draws (7′ – 2013); La benedizione degli animali (7′ 2013)
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www.processoallanazione.it
Più info sul film e per il trailer
Mercoledì 5 febbraio 2014, h21.45 SalaNomadica|SpazioMenomale, Bologna Nomadica presenta_
PING PONG (E CERTO NON SI CERCA): versione scenica per organo giocattolo e telefono su nastro (estratto di 30′). di Dario Agazzi, 2010 esecutori fermi: Luca Ferri, Dario Agazzi esecutore in moto: nastro magnetico
a seguire: KAPUTT – KATASTROPHE Italia, 2012, 00:15:50 sviluppo e montaggio Simone Marchi musiche: Dario Agazzi regia: Luca Ferri
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Simone Lecca
Simone Lecca e il cinema (dell’) invisibile
Italia, 2005, 00:52:00
lingua italiano
produzione Fondazione Simone Lecca
in collaborazione con ATC Multimedia
montaggio Marco Coppiardi, Monica Celse
intervengono Werner Mabusing, Giuliano Montaldo, Enrico Ghezzi, Carlo Lizzani, Don Giorgio Facchetti S. J., Marina Cortelli Liverani, Vittorio Giacci, Shara Guandalini, Daniele Pettinari, Pierre Bazieh, Citto Maselli,
Justine Bonnefoy, Moni Ovadia
di Piero TomaselliSinossi
Il 20 febbraio del 2002, nella pressoché totale indifferenza delle istituzioni e degli organi di stampa, moriva a Roma Simone Lecca, regista cinematografico, filosofo e artista figurativo, una delle figure più eccentriche e stravaganti del secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle.
La vita, le opere, le riflessioni di una figura troppo presto dimenticata e che ha contribuito a riportare il cinema italiano nei territori che più gli competono, quelli dell’umorismo irriverente e della sottile allusione, quelli dell’impegno sociale e della lotta politica.Simone Lecca è stato attore, regista, fotografo, in una parola cineasta, ma anche filosofo ed artista figurativo. Ha conosciuto gli onori delle cronache e del successo e le indigenze della miseria e dell’indifferenza. Dopo una vita costellata di premi e riconoscimenti, Simone Lecca ha passato gli ultimi anni della sua esistenza in un vecchio appartamento della periferia romana, nel più completo abbandono, solo e dimenticato da tutti.
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“Del suo aspetto fisico ricorderò la somiglianza del viso con quello di Voltaire,la fronte alta, gli occhi nobili, il naso sottile e la scarsa statura. L’aspetto severo, grave, spesso addirittura ieratico, veniva poi tradito da un carattere temperato, mite, sempre incline al compromesso e al motto di spirito…” – J.P. Sartre -
Piero Tomaselli
Simone Lecca e il cinema (dell’) invisibile
Italia, 2005, 00:52:00
lingua italiano
produzione Fondazione Simone Lecca
in collaborazione con ATC Multimedia
montaggio Marco Coppiardi, Monica Celse
intervengono Werner Mabusing, Giuliano Montaldo, Enrico Ghezzi, Carlo Lizzani, Don Giorgio Facchetti S. J., Marina Cortelli Liverani, Vittorio Giacci, Shara Guandalini, Daniele Pettinari, Pierre Bazieh, Citto Maselli,
Justine Bonnefoy, Moni Ovadia
di Piero TomaselliSinossi
Il 20 febbraio del 2002, nella pressoché totale indifferenza delle istituzioni e degli organi di stampa, moriva a Roma Simone Lecca, regista cinematografico, filosofo e artista figurativo, una delle figure più eccentriche e stravaganti del secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle.
La vita, le opere, le riflessioni di una figura troppo presto dimenticata e che ha contribuito a riportare il cinema italiano nei territori che più gli competono, quelli dell’umorismo irriverente e della sottile allusione, quelli dell’impegno sociale e della lotta politica.Simone Lecca è stato attore, regista, fotografo, in una parola cineasta, ma anche filosofo ed artista figurativo. Ha conosciuto gli onori delle cronache e del successo e le indigenze della miseria e dell’indifferenza. Dopo una vita costellata di premi e riconoscimenti, Simone Lecca ha passato gli ultimi anni della sua esistenza in un vecchio appartamento della periferia romana, nel più completo abbandono, solo e dimenticato da tutti.
“Del suo aspetto fisico ricorderò la somiglianza del viso con quello di Voltaire,la fronte alta, gli occhi nobili, il naso sottile e la scarsa statura. L’aspetto severo, grave, spesso addirittura ieratico, veniva poi tradito da un carattere temperato, mite, sempre incline al compromesso e al motto di spirito…” – J.P. Sartre