• Mirta Morrone

    On: 11 Marzo 2013
    In: Senza categoria
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    Radio La Colifata

    Italia/ Argentina, 2004, 00:33:00
    di Valentina Monti e Mirta Morrone

    Sinossi
    Radio “La Colifata” (in lunfardo, gergo dei bassifondi argentini, colifata significa folle) trasmette dal cortile dell’ospedale neuropsichiatrico Jose T. Borda di Buenos Aires, ogni sabato pomeriggio, da oltre 12 anni. A Radio la Colifata si parla di politica, musica, attualità…e le rubriche sono totalmente gestite dai colifatos. La voce dei colifatos raggiunge e oggi, grazie a Internet, supera i confini dell’Argentina. Nell’aprile del 2003, il giorno precedente alle elezioni presidenziali in Argentina, le prime elezioni dopo la tremenda recessione del 2001, Radio La Colifata organizza una elezione simbolica per permettere anche a coloro che la società ha condannato e rinchiuso di esprimersi e di esercitare il diritto di voto. I candidati alla presidenza sono i soliti tre peronisti: Nestor Krichner, Adolfo Rodriguez Saa, Carlos Menem, due volte presidente e un ruolo da protagonista nell’infinita tragedia argentina. L’unico volto nuovo è incarnato da Elisa Carriò fondatrice dell’Ari, (Alternativa por una Republica de Iguales) seguono le solite altre piccole realtà politiche che poco contano in Argentina. L’elezione si svolge nel rispetto, per quanto possibile in un ospedale psichiatrico, delle regole di voto. Vengono costituiti sei seggi composti da un presidente, uno scrutatore e un segretario che si muovono all’interno dell’ospedale psichiatrico per permettere a tutti i pazienti di partecipare. Terminata la votazione i colifatos procedono con lo scrutinio. Il risultato delle elezioni dentro e fuori è pressochè identico, ma ciò che e’ veramente straordinario in questo documentario e’ l’atto di democrazia realizzato da Radio La Colifata all’interno di una istituzione chiusa come un ospedale psichiatrico. Il film si muove su quel labile confine che separa normalità e follia, fiction e non fiction, democrazia e coercizione ed intreccia due livelli di narrazione: la radio come strumento dalla duplice valenza, terapeutica per i pazienti – la terapia della parola – e destigmatizzante del rapporto società-follia e le elezioni politiche in Argentina. “Radio La Colifata” ha vinto nel 2005 il primo concorso nazionale di audiovisivi sulla salute mentale di Nocera Inferiore “Un altro sguardo è possibile”.

    > Primo premio al Romadocfest 2005.

     

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  • Valentina Monti

    On: 11 Marzo 2013
    In: Senza categoria
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    Radio La Colifata

    Italia/ Argentina, 2004, 00:33:00
    di Valentina Monti e Mirta Morrone

    Sinossi
    Radio “La Colifata” (in lunfardo, gergo dei bassifondi argentini, colifata significa folle) trasmette dal cortile dell’ospedale neuropsichiatrico Jose T. Borda di Buenos Aires, ogni sabato pomeriggio, da oltre 12 anni. A Radio la Colifata si parla di politica, musica, attualità…e le rubriche sono totalmente gestite dai colifatos. La voce dei colifatos raggiunge e oggi, grazie a Internet, supera i confini dell’Argentina. Nell’aprile del 2003, il giorno precedente alle elezioni presidenziali in Argentina, le prime elezioni dopo la tremenda recessione del 2001, Radio La Colifata organizza una elezione simbolica per permettere anche a coloro che la società ha condannato e rinchiuso di esprimersi e di esercitare il diritto di voto. I candidati alla presidenza sono i soliti tre peronisti: Nestor Krichner, Adolfo Rodriguez Saa, Carlos Menem, due volte presidente e un ruolo da protagonista nell’infinita tragedia argentina. L’unico volto nuovo è incarnato da Elisa Carriò fondatrice dell’Ari, (Alternativa por una Republica de Iguales) seguono le solite altre piccole realtà politiche che poco contano in Argentina. L’elezione si svolge nel rispetto, per quanto possibile in un ospedale psichiatrico, delle regole di voto. Vengono costituiti sei seggi composti da un presidente, uno scrutatore e un segretario che si muovono all’interno dell’ospedale psichiatrico per permettere a tutti i pazienti di partecipare. Terminata la votazione i colifatos procedono con lo scrutinio. Il risultato delle elezioni dentro e fuori è pressochè identico, ma ciò che e’ veramente straordinario in questo documentario e’ l’atto di democrazia realizzato da Radio La Colifata all’interno di una istituzione chiusa come un ospedale psichiatrico. Il film si muove su quel labile confine che separa normalità e follia, fiction e non fiction, democrazia e coercizione ed intreccia due livelli di narrazione: la radio come strumento dalla duplice valenza, terapeutica per i pazienti – la terapia della parola – e destigmatizzante del rapporto società-follia e le elezioni politiche in Argentina. “Radio La Colifata” ha vinto nel 2005 il primo concorso nazionale di audiovisivi sulla salute mentale di Nocera Inferiore “Un altro sguardo è possibile”.

    > Primo premio al Romadocfest 2005.

     

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  • Sergio Damiani

    On: 11 Marzo 2013
    In: Senza categoria
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    Oceano dentro

    Italia, 2008, 00:52:00
    lingua Italiano
    formato di ripresa: Mini DV
    formato di proiezione: Betacam SP, colore
    produzione: Kuraj Film
    regia: Sergio Damiani, Juliane Reinert Biasi

    Anche i matti possono fare cose straordinarie. Pier Gianni Burreddu le ha fatte: ha attraversato l’oceano Atlantico su una barca a vela insieme ad altri uomini e donne con disagio psichico, ha suonato il suo basso tra delfini e balene, è passato indenne attraverso burrasche, ma soprattutto ha saputo affrontare a viso aperto la sua malattia. Il documentario racconta il viaggio in Atlantico – da Cadice alle Antille – di Pier Gianni sulla “barca dei folli”. Il giorno in cui l’equipaggio si lascia alle spalle la costa spagnola puntando verso sud-ovest, Pier Gianni non immagina che quella rotta oceanica in realtà lo sta riportando a casa, in Sardegna. Durante la navigazione Pier ripercorre la sua storia: il travagliato rapporto con i genitori, la malattia mentale, gli elettoshock, i molti ricoveri, ma anche la forza vitale della sua musica. Sbarcando nel nuovo mondo ritroverà il coraggio e il desiderio di tornare a Sassari dove tutto era cominciato molti anni prima.

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  • Juliane Reinert Biasi

    On: 11 Marzo 2013
    In: Senza categoria
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    Oceano dentro

    Italia, 2008, 00:52:00
    lingua Italiano
    formato di ripresa: Mini DV
    formato di proiezione: Betacam SP, colore
    produzione: Kuraj Film
    regia: Sergio Damiani, Juliane Reinert Biasi

    Anche i matti possono fare cose straordinarie. Pier Gianni Burreddu le ha fatte: ha attraversato l’oceano Atlantico su una barca a vela insieme ad altri uomini e donne con disagio psichico, ha suonato il suo basso tra delfini e balene, è passato indenne attraverso burrasche, ma soprattutto ha saputo affrontare a viso aperto la sua malattia. Il documentario racconta il viaggio in Atlantico – da Cadice alle Antille – di Pier Gianni sulla “barca dei folli”. Il giorno in cui l’equipaggio si lascia alle spalle la costa spagnola puntando verso sud-ovest, Pier Gianni non immagina che quella rotta oceanica in realtà lo sta riportando a casa, in Sardegna. Durante la navigazione Pier ripercorre la sua storia: il travagliato rapporto con i genitori, la malattia mentale, gli elettoshock, i molti ricoveri, ma anche la forza vitale della sua musica. Sbarcando nel nuovo mondo ritroverà il coraggio e il desiderio di tornare a Sassari dove tutto era cominciato molti anni prima.

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