• Michelangelo Buffa

    On: 4 Marzo 2013
    In: Senza categoria
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    Nato a Brusson (Aosta) il 27/11/1948. Cinephile, critico cinematografico, insegnante, documentarista, filmmaker (ma sarebbe meglio dire “filmeur”), attivo dagli anni sessanta (ha iniziato con una Bolex Paillard 8mm a fuoco fisso) ha preservato una dimensione amatoriale operando in piena libertà ed in maniera autodidatta, realizzando da allora film in 8mm, Super8 e 16mm. Dal 1992 ha iniziato ad operare in video, prima in analogico poi in digitale. Attualmente opera su due versanti apparentemente opposti (non ha mai rispettato l’opposizione “fiction”/documentario inseguendo solo il concetto di “scrittura”): il documentario antropologico, che costituisce la sua attività ufficiale presso il “Bureau Regional pour l’Ethnologie et la Linguistique” ad Aosta , ed il video di ricerca, legato ad esperienze più intime e personali. Il suo percorso è costituito essenzialmente da tre fasi, in ordine cronologico: il film di autoanalisi esistenziale, la “scoperta” degli “altri” e del mondo, con tutta l’attrazione ed il fascino che ne deriva ed infine la dimensione documentaristica immersa in una valenza fortemente antropologica ed “oggettiva”.


    Frammenti di un (unico) mondo

    “L’idea era quella di fare un viaggio nella bellezza ed armonia della natura cercando di dare una sensazione di unicità. La natura è molto varia eppure nel suo insieme costituisce un unico mondo che poi ingloba anche cose contrastanti e terribili. L’irruzione dell’autostrada nel mondo naturale è violenza pura, eppure anche tutti questi segni provocati dalla presenza umana sono in fine inglobati in un unico mondo ed è per questo che dobbiamo sempre cercare di produrre bellezza ed armonia…”. (MB)

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