Antonello Matarazzo

2006, acrilici su tela, 110X150 cm

Antonello Matarazzo, pittore, regista e video artista.
Ha lavorato come costumista e aiuto regista al Teatro Bellini di Catania. Dal 1990 è impegnato nella ricerca nel campo delle arti visive. Il suo lavoro si colloca nella più recente tendenza (“Medialismo”) intesa come integrazione dei vari media (fotografia, pittura, video ecc.). Dal 2000, data del suo cortometraggio d’esordio, The Fable (18° Bellaria Film Festival) – prodotto da Fuori Orario (Raitre) – i suoi video sono stati accolti da numerosi festival cinematografici italiani ed internazionali (Mostra Cinematografica di Venezia, Festival Cinéma Méditerranéen Montpellier, Torino Film Festival, Festival du Film sur l’Art de Montréal, Festival des Cinémas Différents de Paris, InVideo, Festival del Cinema Locarno ecc.) alcuni dei quali come la Mostra Int.le del Nuovo Cinema di Pesaro, il Festival Internacional de Cine de Mar del Plata e il Festival Signes de Nuit di Parigi hanno proposto sue retrospettive.
Realizza inoltre video musicali e documentari a carattere artistico che hanno come protagonisti alcuni suoi colleghi del mondo dell’arte. Nel 2009 realizza un film documentario, Latta e Cafè (4° Festival Int.le del Film di Roma), prodotto per la Filmauro da Luigi e Aurelio De Laurentiis, che a partire dall’esperienza dello scultore e architetto napoletano Riccardo Dalisi, propone una visione singolare del territorio partenopeo.
Il nucleo della sua ricerca si fonda sull’equivocità tra immagine fissa e movimento, spesso conferendo micromovimenti alle immagini fotografiche attraverso tecniche di morphing e warping, ma il trait d’union tra pittura, video e video-installazioni è costituito dalla marcata inclinazione nell’esplorare aspetti introspettivi e antropologici dell’umano. Questa caratteristica del suo lavoro fa sì che in molte Università, tra le quali Brera, Roma 1, Chieti, Genova, Salerno, Pisa e Cambridge, le sue opere vengano mostrate in seminari e workshop a scopo didattico. Il lavoro di A. M. è stato presentato nelle edizioni 2009 e 2011 della Biennale Arte di Venezia.

« […] Non conosco l’opera d’artista di Antonello, ma ho visto i suoi film. Ho visto il film in cui mi ha proiettato e ritratto per quanto io abbia cercato di ritrarmene. So, e poi risento, che una genealogia senza nessun appiglio ci unisce. E che le immagini dei suoi film, di quelli che amo di più, tradiscono il rispetto per il giacimento di archivi intrecciati che c’è in ognuna di esse come in ogni volto, in ogni sguardo, in ogni punto ciecoveggente di esse […] »
– Enrico  Ghezzi,  I figli di nessuno – catalogo “Testimoni per Caso”, ed. Studio Vigato, Alessandria 2004

Le opere d’artista di Antonello Matarazzo

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