IL POTERE AUTARCHICO DEL CINEMA

in collaborazione con Cineteca Nazionale, Rapporto Confidenziale

IL POTERE AUTARCHICO DEL CINEMA
Omaggio al cinema di Augusto Tretti (1924-2013)

Anteprima della retrospettiva in collaborazione con Kinodromo:
martedì 5 Novembre 2013 ore 21.00
Cinema Europa / Kinodromo – Bologna
IL POTERE” di Augusto Tretti (in collaborazione con la Cineteca Nazionale)
a seguire “Augusto Tretti. Un ritratto” di Maurizio Zaccaro (alla presenza dell’autore)

 

In omaggio ad Augusto Tretti ilpotere

Nel giugno del 2013 è morto Augusto Tretti, nell’anonimato più assoluto. Solo qualche riga su internet o pochi click su facebook. I giornali, chissà.. Come detto in quei giorni ad alcuni amici, Nomadica si sta muovendo. Abbiamo messo in piedi una retrospettiva completa che sarà, come ormai solito, itinerante. L’idea è quella di mostrare i pochi geniali film di Tretti, autore di riferimento per comprendere quel discorso sul “cinema autonomo” e autarchico, che da anni ormai proponiamo, teorizziamo, realizziamo, diffondiamo. La sera del 5 Novembre a Bologna si incontreranno in modo libero e informale diverse realtà di produzione e distribuzione, diversi autori che praticano il cinema in maniera autonoma, critici ed editori indipendenti bolognesi e non. Per discutere e confrontare quella che oggi più che mai è la pratica maggiormente seguita e per contro la più debole, la più innovatrice ma la più invisibile. I festival riempiono le proprie programmazioni di questi film (nelle sezioni collaterali ovviamente) che in pochi vedranno, mentre le sale continuano a foraggiare polpettoni avariati fino allo sfinimento. Un omaggio ad Augusto Tretti alla ricerca di idee, nella condivisione di lavoro ed esperienze. (Giuseppe Spina)

 

Su Augusto Tretti:
Rapporto Confidenziale_ quaderno AUGUSTO TRETTI (dicembre 2010) )


Su “IL POTERE”

Augusto-TrettiLa più dissacrante rappresentazione del potere ad opera del regista più inclassificabile del cinema italiano: “Il potere” di Augusto Tretti è una rappresentazione didattica e grottesca della tirannia attraverso i secoli, dall’età della pietra a oggi; rivisita l’antica Roma, gli stermini perpetrati a danno dei pellerossa, il fascismo e gli anni che prelusero alla dittatura mussoliniana. Non c’è una trama e non è il caso di dolersene. Sono i ricchi e i potenti a tener banco e a menar randellate sulla povera gente e su suoi difensori e, a simboleggiare il loro perenne imperio. Tretti ha chiamato l’allegoria di tre belve che incarnano il potere militare, commerciale e agrario» (Mino Argentieri). «Il potere è un’opera di poesia, che dell’assunto politico fa la base per la realizzazione di una straordinaria “commedia dell’arte” cinematografica, la prima, forse, commedia dell’arte che possa ricordarsi nella storia del cinema italiano» (Giannalberto Bendazzi). Come disse Federico Fellini, di cui Tretti fu assistente per Il bidone: «Tretti è il matto di cui ha bisogno il cinema italiano». La sua opera prima, La legge della tromba, realizzata nel 1960 n totale autonomia creativa, gli valse la stima del mondo cinematografico romano, da Antonioni a Flaiano, da Zurlini a Vancini, e soprattutto di Goffredo Lombardo, che gli diede carta bianca per realizzare Il potere, invitandolo però a fuggire da Roma, ma il film sarà travolto dai problemi della Titanus e vedrà la luce solo a distanza di molti anni, nel 1971. I produttori, per ottenere un successo commerciale, fanno virare la pellicola sovvertendo il bianco e nero concepito dal regista, ma il film è privo in sé di qualsiasi “commerciabilità”. (dal sito della Cineteca Nazionale)

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