Nomadica • Capo d’Orlando, 3 agosto 2015

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I talk otherwise, di Cristian Cappucci

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h10.30 Colazione in Pinacoteca

Nel senso che […]
Incontro aperto con l’intervento di
Leonardo Carrano e Cristian Cappucci

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Leonardo Carrano

(Roma, 1958), pittore e grafico, dal 1992 si occupa di cinema d’animazione sperimentale; i suoi lavori, frutto della combinazione di tecniche e linguaggi diversi, tutti sperimentali e a metà strada fra astratto e referenziale, sono presto notati dalla critica e selezionati in importanti festival in Italia e all’estero (Festival del Cinema di Venezia, Roma, Locarno, Montreal, Parigi, Zagabria, Casablanca, Shangai, Pechino, Milano, Napoli, Palermo).Le sue animazioni sono state mandate in onda più volte in alcuni programmi RAI, “Blob”, “Blob cose mai viste”. Nel 1994 realizza per la Fininvest le scenografie virtuali del programma L’ ANGELO. Nelle sue realizzazioni Carrano si è valso della collaborazione di compositori noti ed apprezzati come Sylvano Bussotti, Giorgio Bastianelli, Ennio ed Andrea Morricone. vai alla pagina dell’autore

Cristian Cappucci

Nato a San Giovanni Rotondo (FG) nel 1978, studia all’univeristà di Bologna, dove collabora con il semiologo Paolo Fabbri e svolge per lui una ricerca sull’immedesimazione attraverso l’immagine cinematografica al Centre Pompidou di Parigi.
Nel 2000 ha il primo approccio pratico con il linguaggio audiovisivo, come assistente al montaggio di Paolo Marzoni, collaborando alla realizzazione di diversi film, programmi TV e spot pubblicitari.
Nel 2002 scrive e dirige Cronaca di un Perditempo, anti-soap opera in formato digitale prodotta da Digicittà e Maxman presentata alla Mostra del Cinema di Venezia. Gira videoclip, pubblicità e making-of.
Nel 2006 con Vanessa Zanini fonda la InClouds Production. I Talk Otherwise è il suo primo lungometraggio. www.italkotherwise.eu

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Archipels, granites dénudés

Archipels, granites dénudés, di Daphné Heretakis

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Hyperion, di Maria Giovanna Cicciari

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h18.45 Biblioteca

Durerà, durerà il nostro cielo
(viaggio in Grecia)
_ a cura di Rinaldo Censi_

Archipels, granites dénudés
di Daphné Heretakis
(Francia-Grecia, 2014, 26′)

Atene 2014. Tra desideri luttuosi e speranze perdute, un diario intimo urta contro i muri della città. Il quotidiano di un paese in crisi, l’inerzia della rivoluzione, le questioni individuali che rivaleggiano con quelle politiche, la sopravvivenza messa a confronto con gli ideali. Possiamo ancora porci semplici domande?

Hyperion di Maria Giovanna Cicciari
(Italia-Grecia, 2014, 40′)

Hyperion è un film sperimentale ispirato dall’omonimo romanzo di Friedrich Hölderlin. I viaggi di Iperione diventano un percorso nelle immagini che ci parlano della Grecia, antica e dei tempi più recenti. Le parole del poeta, racchiuse nel romanzo e nelle lettere, in un incrocio inscindibile fra arte e vita, raccontano il percorso di creazione della Grecia di Iperione, paesaggio inventato eppure vivo, luogo eletto del riscatto e dell’amore.

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Il concorrente, di Vittorio Sindoni

Il concorrente, di Vittorio Sindoni

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h21.45 Miramare – Monte della Madonna

Il concorrente (o Gli anni struggenti)
(Italia, 1979, 90′)
un film di Vittorio Sindoni
incontro con l’autore

Saverio, figlio di un pedagogo di Capo d’Orlando, è a Roma all’inizio degli anni sessanta per partecipare a un concorso. È assillato dagli insegnamenti del padre che ha come modello il pedagogo svizzero J. H. Pestalozzi, ma si innamora di Andreina, un’altra candidata, e non ha voglia di studiare, preferisce andare in giro per la città eterna con la ragazza. Non si presenta all’esame, ma il padre, giunto dalla Sicilia, lo costringe ad andare. Saverio manifesterà la sua ribellione al dispotico padre in maniera eclatante e come molti altri della sua generazione, lascerà la famiglia.

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Vittorio Sindoni

E’ nato a Capo d’Orlando nel 1939. Regista e sceneggiatore italiano. Dopo aver diretto il gruppo teatrale «Il Collettivo» di Roma, per alcuni anni collabora a rubriche culturali della Rai come Almanacco e Cronache del cinema e del teatro. Passato alla regia, dalla fine degli anni ’60 dirige numerose commedie (Italiani! È severamente proibito servirsi della toilette durante le fermate, 1969; Amore mio, non farmi male, 1974; Perdutamente tuo… mi firmo Macaluso Carmelo fu Giuseppe, 1976). Con Gli anni struggenti (1979), commedia favolistica ambientata a Roma nei primi anni ’60, vince il Premio cinema e società (assegnato dal Ministero dello spettacolo) e la targa M. Gromo.L’ultimo film per il grande schermo lo ha firmato nel 1990: Una fredda mattina di maggio, con Sergio Castellitto. A partire dagli anni ’80 si dedica quasi completamente alla televisione. Tra le sue fiction più note, “Non lasciamoci più”, “L’uomo che sognava con le aquile”, “Butta la luna”, “Il Capitano”, “Una sera d’ottobre” e “La mia casa è piena di specchi” nella quale ha diretto Sophia Loren.

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Montedoro, ph. Giovanni Troilo/Noeltan Film Studio (www.montedorofilm.it)

Montedoro, ph. Giovanni Troilo/Noeltan Film Studio (www.montedorofilm.it)

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a seguire

Dormiveglia mediterraneo. 15′ di immagini per mettersi al riparo
con la presenza dei partecipanti al workshop tenuto da Antonello Faretta

vai al workshop

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Antonello Faretta

Regista, produttore. È nato nel 1973 a Potenza. Tra le sue opere “Lei lo Sa“, “Da Dove Vengono le Storie?“, “Il Vento, la Terra, il Grasso sulle Mani“, “Nine Poems in Basilicata“, “Transiti” e “Il Giardino della Speranza“, presentate in numerosi festival internazionali del cinema, gallerie e musei d’arte contemporanea del mondo tra cui Centre Pompidou, Museo di Arte Contemporanea Barcelona, Cannes Film Festival, Galerie du Jour Agnes B., Rotterdam Film Festival, Hot Docs Toronto e Pen World Voices Festival New York. Nel 2015 dopo sette anni vissuti nel paese fantasma di Craco porta a termine il suo primo lungometraggio “Montedoro” presentato in anteprima mondiale all’Atlanta Film Festival.

Siti web:
Bio completa e portfolio: antonellofaretta.tumblr.com
Studio: www.noeltan.it
Montedoro: www.montedorofilm.it

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