Belluscone. Una storia siciliana

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BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA
un film di
Franco Maresco
Italia, 2014, 95′

Il film che avrebbe voluto raccontare il rapporto unico tra Berlusconi e la Sicilia, attraverso le disavventure dell’impresario palermitano di cantanti neomelodici, organizzatore di feste di piazza, Ciccio Mira – imperterrito sostenitore di Berlusconi e nostalgico della mafia di un tempo – e dei due artisti della sua “scuderia”, Erik e Vittorio Ricciardi, che in cerca di successo decidono di esibirsi insieme nelle piazze palermitane con la canzone scritta dal primo, dal titolo “Vorrei conoscere Berlusconi”.

Franco Maresco

Nato a Palermo nel 1958, giovanissimo comincia a lavorare come vignettista satirico e autore di trasmissioni radiofoniche. Nell’80 è uno degli organizzatori del cineclub Nuovo Brancaccio. Nel 1986 avviene l’incontro con Daniele Ciprì e, dopo le prime sperimentazioni video apparse sull’emittente palermitana TVM, nel 1989 creano CINICO TV, uno dei programmi più rivoluzionari e dissacranti nella storia della televisione italiana, reso popolare dalla terza rete RAI diretta da Angelo Guglielmi. Dal 1995 al 2005 la coppia realizza due lungometraggi che, per la loro carica innovativa e la feroce visione del mondo, restano ancora oggi un’esperienza unica nel panorama del cinema contemporaneo italiano: “Lo zio di Brooklyn” (1995) e “Totò che visse due volte” (1998). Seguono “Il ritorno di Cagliostro” (2003) e il documentario “Come inguaiammo il cinema italiano, la vera storia di Franco e Ciccio” (2005)
Dopo l’ultima esperienza televisiva al fianco di Ciprì, con cui realizza tra il 2006 e il 2007 altri due programmi andati in onda su La7, “I migliori nani della nostra vita” e “Ai confini della pietà“, Maresco esordisce in solitaria con “Io sono Tony Scott. Ovvero, come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz“, considerato sia dalla critica cinematografica che musicale uno dei documentari più belli dedicati al mondo del jazz.
Nel 2014 mette in scena, per il teatro Stabile Biondo di Palermo, “Lucio”, uno dei testi più interessanti del teatro contemporaneo italiano scritto dall’amico di una vita Franco Scaldati, recentemente scomparso. Sempre nel 2014, dopo tre anni di lavorazione, ha portato a termine “Belluscone. Una storia siciliana”, vincitore a Venezia del premio della giuria, sez. Orizzonti, e del David di Donatello come “miglior documentario di lungometraggio”.

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