• Impressio in urbe – Bologna

    On: 9 Ottobre 2017
    In: Senza categoria
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    Impressio in urbe – Bologna
    un film di Giuseppe Spina
    Italia, 2017, 16’55”, Super8 / HD

    regia, fotografia, montaggio, suono: Giuseppe Spina
    operatore Super8: Mirco Santi
    operatori video, audio, foto: Livia Aiello, Mina Azmoodeh, Jessica Colleluori, Noemi Diamantini, Elisa Florian, Alice Gangemi, Isabella Marconi, Giorgia Minoli, Marianna Riccardini, Ambra Iride Sechi, Nicolas Sperati
    con Piera Bortolotti, Giulia Mazzone e l’intervento di Maurizio Bottarelli
    musica: Sergio Spampinato, Giuseppe Spina
    realizzato e distribuito da: Nomadica – Centro per il cinema di ricerca
    con il supporto di: Accademia di Belle Arti di Bologna
    con la collaborazione di: Home Movies – Archivio Nazionale del film di famiglia
    Grafica: ilcanediPavlov
    Il film è stato inserito in MOVIMCAT/The Moving Image Catalog
    Il film è stato acquisito dal Department of Cinema Studies & Moving Image Arts dell’Università del Colorado (USA).
    Screenings:
    Disorder Festival, Eboli – Italia, Agosto 2019
    L’Œil d’Oodaaq – screening of art vidéos during February 2019 at the library La Grande Passerelle in Saint-Malo, France
    Movimcat – The Moving Image Catalog (online) Febbraio 2019
    Short Waves Festival: Best of Urban View, Kino Pałacowe, Poznań, Poland 5th November 2018
    Festival de cine extremo de Veracruz (Mexico) Octubre 2018
    Festival Internacional de Cine de Ponferrada – finalist of the ARC competition (Films and Architecture), organized in collaboration with FUNCOAL (Cultural Foundation of the College of Architects of León) – Spain, septiembre/octubre 2018
    Festival de Cine Experimental de Bogotá | CineAutopsia – Colombia, mayo 2018
    Festival Oodaaq – Images Nomades & Poétique (Rennes + Saint Malo) – France, mai/juin 2018
    Short Waves Festival, Poznań – Poland, 20-25th March 2018
    Festival Regards sur le cinéma du monde, Paris/Rouen – France, 26janvier/2février 2018
    Fincortex – Festival Internacional de Cortometrajes Experimentales, Tunja – Colombia, 27 diciembre 2017
    Lecce Film Fest – Festival del cinema invisibile, Lecce – Italia, 9 dicembre 2017
    Festival CinemaZERO, Trento – Italia, 2 dicembre 2017
    Meta-Cinema 2017, Accademia di Belle Arti di Bologna – Italia, 29 novembre 2017
    INVIDEO – Mostra internazionale di video e cinema oltre, Milano – Italia, 17 novembre 2017
    Archivio Aperto 2017 – Home Movies, Bologna – Italia, 1 Novembre 2017
    Sinossi/Synopsis
    “Impressio in-urbe” percorre le testure dello spazio urbano: la materialità delle architetture, di angoli e prospettive, i disegni delle pavimentazioni, le piazze, i mattoni; è una scomposizione in dettagli del “manto” della città da cui emerge la materia lacerata, apparentemente immobile ma in continua connessione, nei secoli, con la moltitudine che la abita. “Impressio” è l’impronta, la traccia che ogni cosa e ogni gesto lasciano di sé, identikit (e vivisezione) dello spazio e del tempo della città, che restituisce a noi il suo sguardo.
    Ma la città non dice il suo passato, lo contiene come le linee di una mano,scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole. (Italo Calvino, Le città invisibili)
    “Impressio in-urbe” goes through the textures of the urban space: the materiality of architectures, corners and prospectives, the drawings of pavings, the squares, the bricks; it’s a detailed decomposition of the city’s “cloak” from which the broken matter emerges, seemingly immovable but in a continuous connection, in the centuries, inhabited by its moltitude.”Impressio” is the print, the mark which all things and every gesture leave of itself, the “identikit” (and vivisection) of the city’s space and time, which gives back to us its view.
    “The city, however, does not tell its past, but contains it like the lines of a hand, written in the corners of the streets, the gratings of the windows, the banisters of the steps, the antennae of the lightning roads, the poles of the flags, every segment marked in turn with scratches, indetations, scrolls.” (Italo Calvino, Invisible Cities)

    “Questo film vuole essere un pugno nello stomaco all’ “orizzonte”, a ogni tentativo di architettura come insieme omogeneo, vuole essere un inno alla piega, alla macchia invisibile che ci circonda, all’elemento sfaldato, sdentato. La città messa-a-fuoco, la sua impronta fugace, le sue trame nascoste, i salti sulle campiture, i colori delle terre. Si spezza dunque “l’architettura dell’insieme”, si molecolarizza lo sguardo, si fissano i colpi di pennello, i singoli elementi, le fattezze ignote di archi e cancelli, e si restituisce così il grande lavoro di ogni singolo uomo, anonimo artigiano urbano, nel tempo” (gs)

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  • N O M A D I C A | B O L O G N A , A p r i l e 2 0 1 5

    On: 2 Aprile 2015
    In: 2014/2015
    Views: 1283
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    10.11.12 aprile, Spazio Menomale, via de’ Pepoli 1/a
    in collaborazione con la Cineteca di Bologna

    Nomadica _ Atelier per le arti e il cinema di ricerca
    seminario II : Franco Piavoli
    “VERSO L’ALFABETO (PERDUTO) DELLA REALTA'”

    atelier_Nomadica_3

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    10.11 aprile, Cinema Lumière, via Azzo Gardino 65
    parallelamente al seminario, in collaborazione con la Cineteca di Bologna

    RETROSPETTIVA DI FRANCO PIAVOLI

    Franco_Piavoli_Nostos_Nomadica

    > 10 aprile, ore 20.15
    alla presenza del maestro Franco Piavoli
    IL PIANETA AZZURRO
    Italia, 1982 (88′ – 35mm, col., copia in pellicola 35mm dalla Cineteca Nazionale)
    Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio: Franco Piavoli

    > 11 aprile, ore 18.00
    alla presenza del maestro Franco Piavoli
    NOSTOS – IL RITORNO
    Italia, 1989 (87′ – 35mm, col., copia in pellicola 35mm dalla Cineteca Nazionale)
    Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono: Franco Piavoli
    a seguire
    SELEZIONE DI CORTOMETRAGGI di Franco Piavoli:
    Evasi (1964, 12′) / Le stagioni (1961, 25′) / Emigranti (1963, 12′) / Domenica sera (1962, 12′)
    (dall’edizione dvd “Poesie in 8 mm” edita dalla Cineteca Italiana)

    [per gli iscritti al seminario, gli ingressi alle proiezioni in Cineteca sono gratuiti]

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    15 aprile, 21.00 – Modo Infoshop, via Mascarella 24/b
    in collaborazione con Libreria ModoInfoshop

    “LAMPI. La fotografia vista dall’occhio dei grandi del cinema.”
    un testo di Claudio Capanna
    intervengono Claudio Capanna, Francesco Cattaneo, Alice Cesari e Giuseppe Spina

    Kiarostami_snow002_nomadica

    Cos’hanno in comune Andrej Tarkovskij, Stanley Kubrick, Wim Wenders o Leni Riefenstahl, oltre al legame indissolubile per il cinema? Questi autori sono stati in momenti e forme diverse, anche fotografi e hanno spesso lasciato la loro impronta sulla storia di questa moderna forma d’arte.
    Il regista – fotografo è un esule, in fuga dai complessi sistemi produttivi della macchina cinema. Egli trova rifugio sicuro nella fotografia, arte solitaria e poetica, fumosa e astratta come gli scatti di Luigi Ghirri o le poesie di Tonino Guerra.

    Questo libro è formato da una serie di saggi, apparsi in modo non continuativo sulle riviste “Carte di Cinema” e “Rifrazioni – dal cinema all’oltre” tra il 2007 e il 2013. Il testo si propone di approfondire il legame tra arte cinematografica e fotografia, ed in particolare di analizzare il lavoro di alcuni grandi cineasti che hanno dedicato una parte della loro carriera (e in alcuni casi della loro vita privata) alla fotografia.
    Nasce così la figura del regista – fotografo, che si trova ad affrontare le specifiche tecniche ed artistiche di due forme di comunicazione complesse e fondamentali nel panorama sociologico e antropologico degli ultimi due secoli.

    Claudio Capanna nasce a Roma nel 1980. Si laurea in cinema e inizia nel 1999 a realizzare documentari e cortometraggi, presentati in vari festival internazionali. Nel 2006 si sposta a Parigi e studia cinema documentario presso gli Ateliers Varan. Successivamente viaggia in Sud America e Africa centrale e lavora per conto di ONG, come fotografo e regista. Dal 2008 ad oggi ha collaborato con alcuni grandi network televisivi europei, come Arte France, RSI, SF , SVT, Sky Italia, Rai News 24. Nel 2012 realizza, con Chafik Allal, il film Bateau Ivre che è stato proiettato alla Cineteca di Bologna e ha vinto diversi premi in festival europei ed africani. Attualmente vive a Bruxelles, lavora presso la televisione pubblica belga (RTBF), e contemporaneamente realizza un documentario sul mondo dei bambini prematuri.

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    24 aprile, 21.45 – Spazio Menomale, via de’ Pepoli 1/a
    per la prima volta a Bologna

    “LE SEDIE DI DIO”
    un film di Jérôme Walter Gueguen

    Jérôme è un regista che vuole fare un film importante, che incarni i nostri tempi e la sempiterna crisi del presente. Vuole fare un film che possa unire denuncia sociale e commedia, intimismo e surrealtà. Jérôme vuole fare un film sulle sedie. Oggetti simbolo di ogni ragionamento semiologico, strumenti quotidiani di utile semplicità, le sedie sono l’incarnazione perfetta di ogni processo produttivo, icona semplice per parlare di economia e di produzione. Ma, come una pila di seggiole accatastate, anche il film è una pellicola su più strati e più livelli. Nanni Moretti, Elio Petri, i mockumentary, le videoinstallazioni; Jérôme e il suo film sulle sedie attraverseranno ogni fase cinematografica, ogni genere, per diventare un film de-genere, de-strutturato, de-localizzato. Le sedie di Dio spinge lo spettatore a uno scarto: chi sono i personaggi? È reale quello che accade? Mentre le riprese del film di Jérôme avanzano, anche i confini stessi della pellicola che lo spettatore sta guardando iniziano a confondersi. Enrico produttore scettico, Simone scrittore spiantato, la Francia, l’Italia, la Cina. Appassionanti, impegnati, indecisi, irritanti o accattivanti, i personaggi sono ogni possibile declinazione del prodotto (artistico) cinematografico, e forse, come ogni buon prodotto che si rispetti, rischieranno di finire fuori produzione. – Andrea Lavagnini, Milano Film Festival

    vai alla pagina del film

    le_sedie_di_dio_Jérôme_Walter_Gueguen_nomadica

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  • “Lampi” di Claudio Capanna

    On: 1 Aprile 2015
    In: 2014/2015
    Views: 1020
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    Bologna, 15 aprile 2015, ore 21.00 – Modo Infoshop, via Mascarella 24/b
    in collaborazione con Libreria ModoInfoshop

    “LAMPI. La fotografia vista dall’occhio dei grandi del cinema.”
    un testo di Claudio Capanna
    intervengono Claudio Capanna, Francesco Cattaneo, Alice Cesari e Giuseppe Spina

    Kiarostami_snow002_nomadica

    Cos’hanno in comune Andrej Tarkovskij, Stanley Kubrick, Wim Wenders o Leni Riefenstahl, oltre al legame indissolubile per il cinema? Questi autori sono stati in momenti e forme diverse, anche fotografi e hanno spesso lasciato la loro impronta sulla storia di questa moderna forma d’arte.
    Il regista – fotografo è un esule, in fuga dai complessi sistemi produttivi della macchina cinema. Egli trova rifugio sicuro nella fotografia, arte solitaria e poetica, fumosa e astratta come gli scatti di Luigi Ghirri o le poesie di Tonino Guerra.

    Questo libro è formato da una serie di saggi, apparsi in modo non continuativo sulle riviste “Carte di Cinema” e “Rifrazioni – dal cinema all’oltre” tra il 2007 e il 2013. Il testo si propone di approfondire il legame tra arte cinematografica e fotografia, ed in particolare di analizzare il lavoro di alcuni grandi cineasti che hanno dedicato una parte della loro carriera (e in alcuni casi della loro vita privata) alla fotografia.
    Nasce così la figura del regista – fotografo, che si trova ad affrontare le specifiche tecniche ed artistiche di due forme di comunicazione complesse e fondamentali nel panorama sociologico e antropologico degli ultimi due secoli.

    Claudio Capanna nasce a Roma nel 1980. Si laurea in cinema e inizia nel 1999 a realizzare documentari e cortometraggi, presentati in vari festival internazionali. Nel 2006 si sposta a Parigi e studia cinema documentario presso gli Ateliers Varan. Successivamente viaggia in Sud America e Africa centrale e lavora per conto di ONG, come fotografo e regista. Dal 2008 ad oggi ha collaborato con alcuni grandi network televisivi europei, come Arte France, RSI, SF , SVT, Sky Italia, Rai News 24. Nel 2012 realizza, con Chafik Allal, il film Bateau Ivre che è stato proiettato alla Cineteca di Bologna e ha vinto diversi premi in festival europei ed africani. Attualmente vive a Bruxelles, lavora presso la televisione pubblica belga (RTBF), e contemporaneamente realizza un documentario sul mondo dei bambini prematuri.

    Francesco Cattaneo è ricercatore in Estetica presso l’Università di Bologna, dove tieni i corsi di Estetica e Poetica e Retorica. Si occupa principalmente di problemi della filosofia tedesca tra Otto- e Novecento e ha pubblicato i libri Luogotenente del nulla. Heidegger, Nietzsche e la questione della singolarità (Bologna, Pendragon, 2009) e La potenza del negativo. Saggi sulla storicità dell’esperienza (Bologna, Pendragon, 2010); inoltre, ha co-curato il numero monografico della rivista “Chora” dedicato a Il nichilismo e il problema del nulla (2008), il numero monografico della rivista “Studi di Estetica” dedicato ad Anceschi e gli specchi dell’estetica (2013) e i volumi I sentieri di Zarathustra (Bologna, Pendragon, 2009), Domandare con Gadamer. Cinquant’anni di “Verità e metodo” (Milano/Udine, Mimesis, 2011) e Da quando siamo un colloquio. Percorsi ermeneutici nell’eredità nietzschiana (Roma, Aracne, 2011). Si occupa anche di estetica del cinema, nel cui ambito ha pubblicato Terrence Malick. Mitografie della modernità (Bergamo/Pisa, Edizioni di Cineforum/ETS, 2006) e curato Werner Herzog, Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita (Roma, Minimum Fax, 2009). Collabora con le riviste “Estetica. Studi e ricerche”, “Studi di Estetica”, “Cineforum” e “Rifrazioni. Dal cinema all’oltre”.

    Alice Cesari – Bologna, 1986 // Artista visiva interessata all’intersezione fra un approccio analogico alla fotografia, alla visione, ai materiali, con la trasversalità dei nuovi media e il loro influsso sul corpo sociale. La ricerca si estende nel campo dell’installazione, del suono, della videoarte. Ha studiato filosofia all’Università di Bologna, è consigliere con delega alla cultura nel comune di Molinella, lavora nel campo della comunicazione visiva.

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  • Seminario I _ Enrico Ghezzi

    On: 12 Marzo 2015
    In: 2014/2015
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    NOMADICA _ Atelier per le arti e il cinema di ricerca:
    NULLA (A CHE) VEDERE da e con enrico ghezzi_ (Bologna, marzo 2015)

    L’8 marzo si è concluso il primo dei seminari di Nomadica, che ha ospitato enrico ghezzi presso lo Spazio Menomale, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Ne pubblichiamo qui qualche traccia.

    Il Resto del Carlino, 8 marzo 2015

    carlino_8.03.15

    TRC Bologna5

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  • seminario I _ enrico ghezzi

    On: 30 Dicembre 2014
    In: Senza categoria
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    enrico_ghezzi_Nomadica


    Nulla a (che) vedere

    durata 3 giorni _ 6.7.8 Marzo 2015
    + proiezione Cineteca di Bologna (6 Marzo)


    in collaborazione con

    logo_menomale_nero

    cineteca.logo.negativo.alta

    Dall’immagine al cinema, dal blob al found-footage/object trouvé al blob, alle varie possibilità di (oltrepassare la) programmazione, alla contemporaneità dei festival. Da Duchamp, Debord, Rossellini alla ricerca nel/del cinema. Perdersi dentro il pensiero del cinema e s-velare come esso diventi costantemente altro.
    enrico ghezzi, pensatore-visionario, filosofo del cinema, delle arti, del pensiero. Ha creato opere mediatiche come Blob e Fuori Orario cose (mai) viste, ha diretto festival cinematografici innovativi.


    From image to cinema, from blob to found footage/object trouvé, various possibilities of (trepassing the) screening, festival’s contemporaneity. From Duchamp, Debord, Rossellini to the research in/of cinema. Get lost inside the cinema’s thought and reveal how costantly becomes something else.

    enrico ghezzi, visionary thinker, philosopher of cinema, of arts, of thought. He created media works like blob and Fuori Orario cose (mai) viste, he also directed innovative film festivals.

    – programma –

    Con la realtà, il cinema non ha nulla a che vedere. Prezioso monumento archeologico del vedere e del vedersi, pietra lunare della malinconia e dell’incontrarsi, da più di mezzo secolo il cinema è stato considerato morto ucciso dai sicari che siamo ‘noi’, oppure da sempre arrivato e bloccato su un binario morto.

    6 M A R Z O, ore 10.00 – 17.00 (con pausa pranzo) – Spazio Menomale, via de’ Pepoli 1/a
    MI E’ SEMBRATO DI VEDERE UN GATTO Si è mosso? è passato davvero dentro gli occhi del gatto? Il cinema nonostante gli scossoni e i detour resta lì, pallone quadrato difficile da far rotolare.

    – ore 18.00, Cineteca di Bologna
    BOXING GYM di Frederick Wiseman
    Usa, 2010, 91′
    con la presentazione di enrico ghezzi.

    7 M A R Z O, ore 10.00 – 17.00 (con pausa pranzo) – Spazio Menomale, via de’ Pepoli 1/a
    DETOUR Vite dei Cineasti, Uomini Con (SENZA) la Macchina da Presa, chaplin hitchcock vertov vigo ulmer e altri cineasti ‘apolidi’. I padri renoir e rossellini platone e democrito. E cosa accade nei primi metri/istanti in cui l’ultimo ‘stato’ del cinema esce dalla fabbrica (Lumière).

    8 M A R Z O, ore 10.00 – 17.00 (con pausa pranzo) – Spazio Menomale, via de’ Pepoli 1/a
    SATANTANGO – HEREMIAS – TREE OF LIFE – e DEBORD L’avvenire a memoria. Il cinema memoria del futuro. Cinema e tv, acquario di quello che manca. Il cinema costretto a declinarsi al presente. I tentativi di non entrare nel palindromo, o di uscire dallo spettacolo. Wiseman e DeOliveira. La magnifica ossessione. kafka e la macchina bloccata.

    Note
    – nel corso delle tre giornate, molti film e scene e frammenti (e rarità) si vedranno, (s)fondo permanente o controcanto ossessivo.
    – gli incontri avranno un’impostazione “circolare” e non frontale, ciò per favorire quanto più lo scambio e la condivisione e non supporre gerarchie di sorta.
    – l’ingresso alla proiezione presso la Cineteca di Bologna è compreso nella quota di iscrizione.

    – INFORMAZIONI UTILI –

    Dove
    I seminari si terranno presso la SalaNomadica | SpazioMenomale, in via de’ Pepoli 1/a, Bologna _ Vai a Maps

    Costi iscrizione
    • intero • 200 €
    • promozione per iscrizioni al seminario di enrico ghezzi entro il 22 febbraio 2015 • 180 €
    • promozione per iscrizioni ai due seminari (enrico ghezzi e Franco Piavoli) • 350 €

    Riserve
    E’ possibile disdire l’iscrizione ed essere rimborsati fino a 5 giorni prima dell’inizio del seminario. Ciò dovrà avvenire per iscritto attraverso e-mail. Saranno trattenute 40 € per le spese di segreteria.
    Se ci si fosse iscritti a entrambi i seminari e se ne volesse disdire uno, sarà rimborsato il 50% della quota versata, trattenendo 40€ per le spese di segreteria.

    Per info e iscrizioni
    info@nomadica.eu

    Ufficio stampa
    Luciana Apicella
    luciana.apicella@gmail.com

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    https://www.facebook.com/groups/696398657142158/

    Vedi tutti i seminari
    https://www.nomadica.eu/atelier/

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