• Prospettica. Un atlante

    On: 20 Agosto 2022
    In: Senza categoria
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    Prospettica. Un atlante — Manifesto I : “Dell’arte di tendere di luce l’arco”

    Nomadica presenta due programmi all’interno di
    *Prospettica. Un atlante – segni, sguardi, corpi, finzioni – Laboratorio di ricerca sulle Arti*
    Antica Taverna di Villamaina, Irpinia — 23 / 24 / 25 Agosto 2022
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  • Nomadica in Noisecapes, Matera

    On: 23 Luglio 2021
    In: Senza categoria
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    english version bellow

    chants by martine rousset

    the snowman, phil solomon, courtesy by Light Cone

    Noisecapes è un progetto curatoriale dedicato alle nuove sperimentazioni audio e video. A Matera dal 26 al 29 agosto 2021, durante il workshop 16mm di Làbbash / WARSHADFILM, Nomadica presenta un programma 16mm a cura di Riccardo Re con i film: desistfilm, stan brakhage // chants, martine rousset // the snowman, phil solomon // union, paul clipson // il titolo del programma è pennichella sul fondo della notte : Il disinteresse verso l’occhio di Altri fa sì che la mia versione diventi qualcosa di mostruoso, non resta che il rifugio nel vincolo del sonno e nell’abulia della storia per sfuggire al delirio incipiente. Le viscere della notte effondono una preghiera che scuote il mio spirito smunto, così sembra quasi che il mondo possa ancora rivelarsi, spero soltanto non si tratti dell’allucinazione estrema. rc
    I film 16mm provengono da Light Cone.
    Qui il link a Noisecapes e tutte le informazioni utili per il workshop !

    Auditorium R. Gervasio, Matera, 28 Agosto h 21.00

    Desistfilm, Stan Brakhage
    1954 / 16mm / n&b / sonore / 6’48

    Chants, Martine Rousset
    1995 / 16mm / couleur / sonore / 20′

    The Snowman, Phil Solomon
    1995 / 16mm / couleur / sonore / 8’30

    Union, Paul Clipson
    2010 / 16mm / coul-n&b / sonore / 14′

    union, paul clipson, courtesy of Light Cone

    Noisecapes is a curatorial project dedicated to the new experimentations in audio and video. In Matera, from Aug 26 to 29, during the 16mm workshop by Làbbash / WARSHADFILM, Nomadica presents a 16mm program curated by Riccardo Re, with the films: desistfilm, stan brakhage // chants, martine rousset // the snowman, phil solomon // union, paul clipson // the program is called nap to the end of the night : The lack of interest to the Others’ eye means that my version becomes something hideous, all that remains is the shelter inside the sleep’s bonds and in the history’s inertia to escape the delirium that comes. The night’s heart spreads out a prayer that shakes my dull spirit, so it seems as if the world may almost reveal itself, I just hope it’s not the final hallucination before departure. rc
    16mm movies come from Light Cone.
    Here the link to the Noisecapes’s website for all informations

    desistfilm, stan brakhage, courtesy of Light Cone

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  • film e testi • Joseph Bernard

    On: 16 Novembre 2020
    In: Senza categoria
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    Pubblichiamo uno speciale su Joseph Bernard, una selezione di 10 film realizzati tra il 1977 e il 1985, corredato da un saggio di Phil Coldiron (2015) e da un’intervista di Jeanette Strezinski (2004), in versione originale e nella traduzione italiana.
    A cura di Riccardo Re e Giuseppe Spina
    *

    10 film di Joseph Bernard

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  • 10 film di Joseph Bernard

    On: 23 Ottobre 2020
    In: Senza categoria
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    10 FILM DI JOSEPH BERNARD

    Joseph Bernard vive a Troy, nel Michigan (USA), per un periodo della sua carriera, dal 1975 al 1985, ha lavorato con il mezzo cinematografico e in particolare con il Super8 realizzando più di 100 film. Allievo di Stan Brakhage, ha sperimentato un linguaggio che sviluppa la tecnica del collage cinetico. Un lavoro estremamente minuzioso se si pensa che la larghezza del Super8 è di circa mezzo centimetro. JB filma, rimonta e smonta i suoi film, con un fare che per semplificare potremmo considerare duale: da una parte la creazione del singolo fotogramma, il quadro, che può essere considerato opera-a-sé, realizzato con decine di tecniche differenti dalla ripresa diaristica e fotografica al camera-less. Dall’altra la messa in sequenza/movimento di queste cellule, cioè la relazione dei singoli fotogrammi così come delle luci, delle rifrazioni, dei colori e delle linee in esse contenute – anche qui con tecniche varie e un montaggio che può avvenire in camera o con un estremo lavoro di tagli. Bernard completa così i suoi lavori venendo fuori dalla pura astrazione e creando un complesso di pensieri, un discorso filosofico, artistico, personale.
    I suoi film sono stati proiettati al Detroit Institute of Arts, Chicago Filmmakers, Rutgers University, San Francisco Cinematheque, Ann Arbor Film Festival, Spektrum in Berlin, Dublin’s Irish Film Institute, Cineinfinito in Barcelona, NYC’s Museum of Modern Art e in decine di altri spazi.

    Pubblichiamo una selezione di 10 film di Joseph Bernard (per un totale di 90 minuti circa), corredata da un saggio di Phil Coldiron del 2015, scritto per la rivista Cinema Scope in occasione della pubblicazione del blu-ray Prismatic Music, e da un’intervista all’autore di Jeanette Strezinski alla Batista Gallery il 17 aprile 2004. Entrambi i testi sono stati tradotti in italiano. Ringraziamo Joseph e la moglie MariaLuisa per la disponibilità e l’amicizia, Jeanette Strezinski e Phil Coldiron per aver dato il consenso alla pubblicazione.

    A cura di Riccardo Re e Giuseppe Spina, la revisione delle traduzioni è di Stefano Miraglia.

    Il sito di Joseph Bernard : http://www.josephbernard.com/

    Joseph Bernard, intervista di Jeanette Strezinski – Batista Gallery, 17 aprile 2004 • ITA // ENG
    Implicazioni di una Totalità: Fotogrammi per i film di Joseph Bernard, di Phil Coldiron, in Cinema Scope 63 • ITA // ENG

    CHAMBER (1977)

    Il titolo del film tiene conto dei significati e delle implicazioni della parola “camera”, come parte del cuore, musica intima, oscurità, stanza, cinepresa, prigione, cilindro di una pistola… vuoto o carico. Chamber ha sancito la mia conversione da pittore a cineasta.

    JSB AT 9 (1978)

    Ritratto montato interamente in camera di Jessie Serafina Bernard, tra il sole e l’ombra di un tardo pomeriggio d’estate.

    RITUAL (1979)

    Questo è uno di quei rari casi di montaggio in camera totale che offrirà spunti per i miei successivi e più stratificati film. Il ritmo e le dissolvenze incrociate sono state un regalo perfetto! Super8, muto, sperimentale.

    DIVERSION (1980)

    Un naturale accompagnamento a Ritual. Entrambi i film sono densamente compressi e aprono diverse opzioni al lavoro futuro. Super8, muto.

    SPLICES FOR SHARITS (1980)

    Questo omaggio al regista strutturalista Paul Sharits è stato realizzato ri-fotografando migliaia di giunture, e organizzandole in quattro movimenti. L’immagine continua della linea di giuntura implica quasi un paesaggio onirico/una linea d’orizzonte. Ho incontrato Sharits poco dopo aver completato il film e gliene ho regalato una stampa a cui ha risposto con entusiasmo. Super8, muto, sperimentale.

    EYE REELS (1980)

    Una fusione intricata di astrazioni dal sapore celtico, home movies e un festival di danza irlandese, montata avendo in mente proprio quelle mosse. Le riprese rapide e la modellazione densa all’interno del film trovano i loro echi nei ricami, nei pizzi, nella lavorazione della pietra e del metallo – tutto ciò deriva dal linguaggio stesso; sia nel suono che nell’aspetto calligrafico.

    NIGHT MIX (1982)

    Una risposta a un dibattito fra me e un amico fotografo, immagine fissa vs immagine in movimento. Night Mix contiene un ampio vocabolario filmico grazie al largo impiego di fotogrammi incollati, macchiati di inchiostro, sbiancati, disegnati e pesantemente giuntati fra loro. Il montaggio è astrattamente e ritmicamente intenso. È girato a Provincetown. Super8, muto, colore, b&w. Dedicato a Bill Gubbins.

    VARIANT CHANTS (1983)

    Una danza celebrativa dervisci fatta di luce, colore e movimento. È una combinazione di riprese in esterni e tabletop shootings che includono oggetti, diapositive 35mm e immagini dei miei primi dipinti su vetro. Super8, muto, non-narrativo.

    FILM FOR UNTITLED VIEWER (1983)

    Un soliloquio itinerante senza giunture che accoglie lo spettatore solitario, sconosciuto e perspicace con cui condivido il film.

    HER MOVES (1985)

    12 filmati intrecciati di donne impegnate in attività personali – ciascuna filmata separatamente, quindi montata in una sorta di danza collettiva. Il mio ultimo film completo.

     

     

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  • The Wish to be a Red Indian

    On: 20 Gennaio 2020
    In: 2020, Senza categoria
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    «If one were only an Indian, instantly alert, and on a racing horse, leaning against the wind, kept on quivering jerkily over the quivering ground, until one shed one’s spurs, for there needed no spurs, threw away the reins, for there needed no reins, and hardly saw that the land before one was smoothly shorn heath when horse’s neck and head would be already gone». (Franz Kafka, “The Wish to be a Red Indian”, Meditations, 1904-1912)

    NOMADICA presents
    The Wish to be a Red Indian
    a film program curated by Riccardo Re
    January 31, 2020 – h21.00 (open at h19.30)
    Menomale, via de’ Pepoli, Bologna
    fb event

    Night Horse
    Jeroen Van Der Stock, Belgium | 2019 | HD | Sound | 19’
    A horse in different shapes, obscurity, digital artefacts and an electroacoustic soundscape are the main travelers on an abstract journey through the night. ​–A short film entirely based on footage from unsecured live surveillance cameras–


    Wishful Thinking
    Allan Brown, Canada | 2017 | Super8 | Sound | 13’
    Trotters come round the bend with Immanuel Velikovsky as race caller. Why can’t we believe in “if” anymore. “the audio interference that he (Brown) whips up and cycles has the effect of sounding like a brewing storm. The stuttering images of horse-drawn chariots again evoke a coming apocalypse. Is Brown wishing for the end of the world, or for aesthetic gale winds that can bring order to chaos?” (Greg deCuir, curator/programmer)


    Dreamland
    Allan Brown, Canada | 2018 | Super8 + HD | Sound | 13’
    Accented by collaged radio audio fog of alien invasion paranoia, oneiric images from Serbia fuse with the Canadian Shield of northern Quebec. Dreamland is a conjuring of spectres through hypnotic frequencies; a journey through alien landscapes and brutalist dreams.


    The Glass Note
    Mary Helena Clark, US | 2018 | HD | Sound | 9’
    In The Glass Note, a collage of sound, image, and text explore cinema’s inherent ventriloquism. Across surface and form, the video reflects on voice, embodiment, and fetish through the commingling of sound and image.


    D’étranges vues et de joyeux vestiges
    Guillaume Mazloum, France | 2018 | 16mm | Silent | 12’
    Accumulation of worried images, which were meticulously manipulated. Those strange views are accompanied by joyful vestiges, some words gleaned from renowned or dark poets, sometimes even from the enraged walls of the city. Those proud gleams, those removable faces, those moving bodies, become the elements of a research about vision and gaze, the protagonists of a nascent dialog, the traces of times and places that we still have to observe.


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