• Même père même mère

    On: 21 Giugno 2015
    In: Senza categoria
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    Même père même mère (un film de voyage)

    Burkina Faso – Francia – Italia, 2007, 80’
    Lingua francese, more, italiano (sottotitoli: Ita, Fra, Eng, Spa)
    Formato in ripresa 16mm, dv
    Formato in proiezione file digitale
    Produzione malastrada.film, SACRE, 760 co-produttori in PdB
    Un film di Giuseppe Spina, Julie Ramaioli, Alessandro Gagliardo

    ITA
    Même père même mère è l’affresco soggettivo di uno stato africano, è una ricerca dell’essere che passa attraverso la congiunzione del movimento-cinema al movimento-viaggio e viceversa. La spinta è impulsiva, niente è costruito in ripresa, tutto è mostrato come un flusso continuo di immagini, di segni, di parole sparse. La costruzione di montaggio non è che un processo di riconoscimento e di organizzazione del materiale raccolto. L’immagine è scomposta in base a un sentire che non vuole tendere mai ad estetismi, ma che nasce come sola trasposizione d’istinti. Gli autori del film si racchiudono in un’unica figura, quella d’un viaggiatore, la voce di Thomas Sankara è reinventata, riscritta, reinterpretata in base al dubbio di un uomo, di un paese o della storia stessa.
    Questo film è stato realizzato con la partecipazione di 760 co-produttori, grazie ai quali i tre autori del film sono andati in Burkina Faso per un mese di riprese, per poi proseguire il lavoro sul film a Marseille ospiti del SACRE (Studio Autonome du Cinema de Recherche)

    ••••

    “Mi allontano dalla terra, dai luoghi ben conosciuti, dalle forme, dalla stesso impianto prospettico. Una voce mi insegue, forse la mia, forse quella di un paese. Arrivo in Burkina Faso, vago per le sue città, cerco di colmare il mio distacco dalle cose, dalla gente, di fermare i miei sensi, per vedere. Ma la rigidità delle differenze culturali e delle sue corruzioni, la sconosciuta schizzofrenia dei luoghi, mi imprigionano conducendomi ad uno stallo mentale che si trasforma in malattia, in allucinazione. Lentamente mi disintossico e accompagno Dario, uno dei miei compagni di percorso, in un villaggio del sud. Inizio ad aprire gli occhi e a rendermi conto di ciò che è celato in profondità, e nello stesso istante non vedo più l’uomo che mi sta davanti: le voci si confondono, le mie immagini si frantumano. La storia, la rivoluzione, il movimento di un paese, il suo pensiero, il monolite della tomba deserta di Thomas Sankara. Scappo dall’inferno di Ouagadougou, verso il nord, supero la tempesta e tutto diventa rarefatto. Incontro allora l’essere umano, ne sento la morte della sua storia, della sua politica, ne sfioro la calma sabbia del deserto”. Giuseppe Spina

    “Un film poetico, rivoluzionario, eccitante e disperato..” (Roberto Silvestri – Alias – Il manifesto 3 maggio 2008)

     

    Best film, flEXiff 2008, Sidney
    > Best film, Levantefilm Festival 2008, Bari
    Valsusa Film Festival (Torino)
    I Milleocchi (Trieste)
    Festival Cinema africano, Asia, America latina (Milano)
    Tekfestival (Roma)
    e decine di altri spazi di diffusione alternativi

    __ ENG _

    Même père même mère (a road movie)

    Burkina Faso – Francia – Italia, 2007, 80’
    language french, more, italian (subtitles: Ita, Fra, Eng, Spa)
    shooting format 16mm, dv
    screening format betacam sp, dv, dvd
    production malastrada.film, SACRE, 760 co-produttori in PdB, ArcoirisTv
    a film by Giuseppe Spina, Julie Ramaioli, Alessandro Gagliardo

    Même père même mère is the subjective fresco of an African state, it’s an existential research that moves from the conjunction of cinema as movement to travel as movement and vice-versa. It follows an impulsive drive, none of the shots are built, everything is shown as a continuous flow of images, signs, random words. The editing process is nothing but a recognition and organization of the collected footage. The image is broken down according to an emotion that never aims toward aesthetics but toward the transposition of instincts. The authors of this film are enclosed in one figure, a traveler, the voice of Thomas Sankara has been reinvented, rewritten according to the uncertainty of a man, a country or history itself.

    This film has been realized with the participation of 760 co-produces thanks to whom the three authors were able to go film in Burkina Faso for a month and then proceed working on the film in Marseille hosted by SACRE (Studio Autonome du Cinema de Recherche).

    Best film, Sixth and the last experimental international film festival 2008, Sidney
    Best film, Levantefilm Festival 2008, Bari

    __ FRA _

    Même père même mère (un film de voyage)

    Burkina Faso – Francia – Italia, 2007, 80’
    Langue originale Français, More, Italien
    Format de tournage 16mm, dv
    Format de masterisation betacam sp, dv, dvd
    Production malastrada.film, SACRE, 760 co-produttori in PdB, ArcoirisTv
    un film de Giuseppe Spina, Julie Ramaioli, Alessandro Gagliardo

    Même père même mère est une fresque subjective d’un état africain, c’est une recherche de l’être qui passe au travers de la conjonction d’un mouvement cinéma à un mouvement voyage et vice et versa. L’élan est pulsion. Rien n’est construit au moment de la prise de vue, tout est montré comme un flux continu d’images, de signes de parole éparses. La construction du montage n’est pas un processus de reconnnaissance et d’organisation du materiel. L’image est décomposée à partir du sentir qui ne veux jamais tendre a de l’esthétisme, mais qui nait comme seule transposition de l’instinct. Les auteurs du film se retrouvent dans une seule figure, celle d’un voyageur, la voix de Thomas Sankara est réinventée, réecrite, réinterprétée à partir du doute d’un homme, d’un pays ou de l’histoire même.

    > Best film, Sixth and the last experimental international film festival 2008, Sidney
    > Best film, Levantefilm Festival 2008, Bari

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  • seminario II _ Franco Piavoli

    On: 30 Dicembre 2014
    In: Senza categoria
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    Franco_Piavoli_Nostos_Nomadica


    Franco Piavoli. Verso l’alfabeto (perduto) della realtà

    durata 3 giorni _ 10.11.12 Aprile 2015
    + retrospettiva Cineteca di Bologna (il 10 e 11 Aprile)


    in collaborazione con

    logo_menomale_nero cineteca.logo.negativo.alta

    Ritrovare “l’alfabeto del reale” e guardare il mondo, l’uomo, la natura come riflesso di una realtà interiore, di un percorso della vita. L’esperienza di Franco Piavoli è unica, così come la sua opera cinematografica fatta di paesaggi visivi e sonori che esplorano la natura e l’uomo. Capolavori assoluti, i suoi film si avvicinano al “documentario di creazione” ma difficilmente si iscrivono in una categoria precisa. Hanno ricevuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo.

    Rediscover the “Alphabet of Reality” and look at the world, the human being, the nature as a reflection of an interior realit, of a life’s path. The experience of Franco Piavoli is unique, as well as his cinematographic works made of visual and sound landscapes that explores man and nature. Absolute masterpieces, his films resemble the creation’s documentary, but they hardly inscribe in a specific category. They have received awards and recongnitions all over the world.

    Franco Piavoli (Pozzolengo, Bs, 1933) si laurea in Giurisprudenza nel 1954 e per cinque anni esercita la professione di avvocato, continuando a coltivare l’interesse per la fotografia, la pittura, l’etologia e la botanica. Dall’inizio degli anni sessanta è insegnante in un istituto tecnico e realizza cortometraggi a passo ridotto, premiati in numerosi concorsi nazionali. Nel 1974 Silvano Agosti, Marco Bellocchio, Stefano Rulli e Sandro Petraglia gli dedicano spazio nel programma televisivo “La macchina cinema”. Nel 1978 abbandona la scuola e, sulla spinta di Silvano Agosti, inizia a lavorare al primo lungometraggio, Il pianeta azzurro, presentato con successo nel 1982 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Collabora con la RAI per un cortometraggio dedicato al fiume Mincio e nel corso degli anni Ottanta cura la regia di alcune opere liriche. Distilla i propri film con parsimonia, presentandoli al pubblico nella cornice dei principali festival internazionali: Nostos. Il ritorno (1989), Voci nel tempo (1996), Al primo soffio di vento (2002). Vive e lavora a Pozzolengo.

    > vai alla Biografia e Filmografia completa

    – programma –

    10 A P R I L E, ore 10.00 – 17.00 (con pausa pranzo), Spazio Menomale via de’ Pepoli 1/a
    Elementi di base del cinema di Franco Piavoli.
    Il maestro si racconterà da un punto di vista biografico e ci introdurrà nella sua personale visione del cinema attraverso esempi e opere centrali della propria ricerca.

    – ore 20.15, Cineteca di Bologna
    alla presenza del maestro Franco Piavoli
    IL PIANETA AZZURRO
    Italia, 1982 (88′ – 35mm, col., copia in pellicola 35mm dalla Cineteca Nazionale)
    Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio: Franco Piavoli

    11 A P R I L E, ore 10.00 – 17.00 (con pausa pranzo), Spazio Menomale via de’ Pepoli 1/a
    Analisi e contestualizzazione dei film: “Il pianeta azzurro” e “Voci nel tempo”.
    Con il maestro sprofonderemo tra gli elementi che compongono il suo cinema: il tempo e la natura, le cose e i borghi, l’uomo, la vita, le immagini, i suoni.

    – ore 18.00, Cineteca di Bologna
    alla presenza del maestro Franco Piavoli
    NOSTOS – IL RITORNO
    Italia, 1989 (87′ – 35mm, col., copia in pellicola 35mm dalla Cineteca Nazionale)
    Sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e suono: Franco Piavoli
    a seguire
    SELEZIONE DI CORTOMETRAGGI di Franco Piavoli:
    Evasi (1964, 12′) / Le stagioni (1961, 25′) / Emigranti (1963, 12′) / Domenica sera (1962, 12′)
    (dall’edizione dvd “Poesie in 8 mm” edita dalla Cineteca Italiana)

    12 A P R I L E, ore 10.00 – 17.00 (con pausa pranzo), Spazio Menomale via de’ Pepoli 1/a
    Dall’analisi dei cortometraggi – messi in relazione all’intera opera del maestro – si passerà al racconto e all’approfondimento della costruzione di “Nostos – Il ritorno”, unica grande opera di finzione da lui realizzata.

    Note
    – gli incontri avranno un’impostazione “circolare” e non frontale, ciò per favorire quanto più lo scambio e la condivisione e non supporre gerarchie di sorta.
    – tutti gli ingressi alla retrospettiva curata da Nomadica presso la Cineteca di Bologna sono compresi nella quota di iscrizione.

    – INFORMAZIONI UTILI –

    Dove
    I seminari si terranno presso la SalaNomadica | SpazioMenomale, in via de’ Pepoli 1/a, Bologna _ Vai a Maps

    Costi e promozioni
    intero • 200 €
    • promozione per iscrizioni al seminario di Franco Piavoli entro il 22 marzo 2015 • 180 €
    • promozione per STUDENTI • 120 €
    • promozione per iscrizioni ai due seminari di Franco Piavoli e Rinaldo Censi • 240 €
    • se hai già partecipato a un seminario di Nomadica hai diritto al 25% di sconto sul prezzo intero

    Riserve
    E’ possibile disdire l’iscrizione ed essere rimborsati fino a 5 giorni prima dell’inizio del seminario. Ciò dovrà avvenire per iscritto attraverso e-mail. Saranno trattenute 40 € per le spese di segreteria.

    Per info e iscrizioni
    info@nomadica.eu

    Ufficio stampa
    Luciana Apicella
    luciana.apicella@gmail.com

    Segui il gruppo su facebook
    https://www.facebook.com/groups/696398657142158/

    Vedi tutti i seminari
    http://www.nomadica.eu/atelier/

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  • L’alfabeto perduto della realtà. Il cinema di Franco Piavoli

    On: 13 Gennaio 2014
    In: Senza categoria
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    NOMADICA presenta
    L’alfabeto perduto della realtà. Il cinema di Franco Piavoli
    Sala Trevi. Cineteca Nazionale // 22-24 gennaio 2014

    “Nomadica presenta una retrospettiva itinerante (mai) completa sul cinema di Franco Piavoli. Siamo convinti – oggi più che mai – dell’importanza di “ritrovare” (Brenta), ancora e ancora, quell’“alfabeto perduto della realtà” (Kezich) attraverso il cinema, che ci è in-segnato da Piavoli. Un modo di sentire il cosmo attraverso microcosmi, spazi locali, attese, silenzi, ridati da un linguaggio “primo”, non già codificato, che permette finalmente di svincolarsi dal concetto e di lasciarsi andare alla grandezza della natura, del mondo, dell’uomo stesso.
    Questo movimento prende il via dalla realizzazione del film Habitat [Piavoli], da subito all’interno di Nomadica, e non può non proiettarsi in altri “derivati italiani” del maestro. Il cinema-si-muove (che lo si voglia o no)” (Giuseppe Spina).
    Rassegna a cura di Giuseppe Spina e Luca Ferri (Nomadica)

    Franco_Piavoli_Nostos_Nomadica
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